Aprile 25, 2024

Come fatto lo scorso anno qui, pubblichiamo da oggi una serie di articoli dedicati al report annuale ANIA L’Assicurazione italiana 2019-2020, iniziando con il mercato RC Auto 2019.

I premi RCA

premi contabilizzati dalle compagnie assicurative italiane in ambito RCA nel 2019 sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente (-0,07%). È una tendenza già vista l’anno prima: il 2018 sul 2017 aveva visto un incremento dei premi quasi impercettibile (+0,1%), a fronte di cali sensibili – di un 4/5% medio – anno dopo anno, a partire dal 2012 sino al 2017.

I sinistri RCA

Ma quale è stato il costo dei sinistri di competenza 2019, ossia la somma degli importi pagati e riservati per i sinistri accaduti nell’anno? L’importo complessivamente pagato è risultato pari a 10.667 milioni di Euro, in lievissimo incremento (+0,34%) rispetto al 2018 (10.631 milioni di Euro).

Di fatto, il rapporto 2018/2019 ci mostra un mercato RCA decisamente stabile, sia in relazione ai premi contabilizzati sia in relazione ai sinistri pagati. Per completezza, ricordiamo che rapporto del costo sinistri dell’anno di accadimento 2019 rispetto ai premi di competenza è risultato pari a 80,4% (era 80,3% nel 2018).

Garanzie CVT

CVT è l’acronimo che sta per “corpi veicoli terrestri”. Le garanzie CVT sono pertanto quelle relative ai danni – non derivanti da responsabilità civile – che possono subire i veicoli circolanti (in sintesi: incendio, furto e collisione). I premi 2019 relativi a queste garanzie sono cresciuti del 5,8% rispetto al 2018. Si conferma pertanto il trend rialzista che è iniziato nel 2015, collegato all’incremento, anno dopo anno, di nuovi autoveicoli venduti. Il costo dei sinistri di competenza è invece particolarmente peggiorato: nel 2018 l’esborso fu pari a 1.726 milioni di Euro. Il 2019 ha visto un incremento dei costi di oltre 300 milioni (+21%). A determinare una crescita così pesante, pare siano stati i danni causati da eventi atmosferici, che hanno colpito soprattutto il Centro Nord durante lo scorso anno.

Furto di veicoli

Già lo scorso anno abbiamo assistito ad un cambio di rotta in merito ai furti di autoveicoli. Il decremento costante dei furti osservato negli anni 2012-2017 è stato rimpiazzato da una tendenza opposta, che ha visto un’impennata dei furti nel 2018 (più di 5.000 veicoli rubati rispetto all’anno precedente, pari al +5,5%). Il 2019 si chiude con un +4,5%, confermando l’inversione di tendenza. Singolare è il fatto che negli ultimi anni le Forze dell’ordine riescono sempre meno a recuperare i veicoli rubati: nel 2017 se ne recuperava 39 su 100; idem nel 2018; meno di 36 nel 2019.

La Puglia si conferma essere la regione italiana con più furti d’auto (6,82 su 1.000), seguita da vicino dalla Campania (6,65 su 1.000). La regione italiana più virtuosa rimane la Valle d’Aosta (0,05 su 1.000).

Incidenza incendio/furto su RCA

Fatto 100 il numero delle auto assicurate per la Responsabilità Civile, eltre 30 risultano anche quest’anno assicurate per incendio e furto. Il dato però non è omogeneo a livello territoriale: se al Nord, in Lombardia, ad esempio, oltre una vettura su due è assicurata anche per incendio e furto, al Sud, in Campania, soltanto poco più del 18% delle RCA in vigore vede abbinate anche tali garanzie.

Danni alla persona

Abbiamo visto come il costo totale dei risarcimenti per i sinistri nel 2019 sia stato pari a 10.667 milioni di Euro. Ben 6.500 milioni di Euro sono finiti per coprire i danni fisici a persone o cose, cioè il 60,9% del totale. Solamente il 39,1% (circa 4.200 milioni di Euro) è relativo ai soli danni ai veicoli (costo dei ricambi e manodopera). Ben 4.500 milioni di Euro hanno coperto i costi per risarcimento da invalidità permanente grave (superiore al 9%) e morte (ovvero il 41,9% del totale, in lieve calo rispetto allo scorso anno). In lieve calo risulta essere anche l’incidenza dei danni a persone sul totale dei sinistri: su 100 sinistri solo 15 riportano anche danni a persone. La riduzione della frequenza dei sinistri con danni a persone, che prosegue ininterrottamente da una decina di anni, è stata certamente agevolata dall’introduzione, nel marzo del 2012, della Legge n.27, con la quale si intendeva contrastare le speculazioni sulle “microlesioni”. Dal 2012 al 2019 la frequenza dei danni lievi alla persona si è ridotta del 44%.