In questo Articolo parleremo di Polizze Rivalutabili (a Premio Annuo) entrando per quanto possibile nel dettaglio, ma cercando di semplificarne la comprensione. Tale tipologia di Polizze consente in pratica di creare nel medio o lungo periodo una disponibilità economica per le più disparate esigenze. Abbiamo riscontrato che molti utenti utilizzano i motori di ricerca per comprendere cos’è una Gestione Separata e il funzionamento delle Assicurazioni Rivalutabili attraverso il meccanismo del Tasso Tecnico. In effetti non è semplicissimo entrare in confidenza con questi strumenti.
Nella sezione dedicata alle Polizze Vita abbiamo parlato di Gestione Separata e Assicurazioni Rivalutabili. Adesso cercheremo di analizzare passo dopo passo il meccanismo del “classico” piano accantonamento in Gestione Separata attraverso un’Assicurazione Rivalutabile a Premio Annuo.
Partiamo da due concetti importanti : il Tasso Tecnico e il Tasso di Rendimento Minimo Garantito.
Il Tasso Tecnico è quella percentuale di interesse fisso riconosciuto dalla Compagnia di Assicurazioni anticipatamente, al momento della stipula del Contratto.
Il Tasso di Rendimento Minimo Garantito è quella percentuale che viene comunque riconosciuta al Contratto indipendentemente dall’andamento della Gestione Separata. Questo tasso tiene conto di quanto già riconosciuto come Tasso Tecnico.
Molto spesso, erroneamente, questi dati vengono confusi, ma in realtà sono diversi. Potrebbero coincidere, ma è importante comprenderne la differenza.
Se consultiamo il portale dell’IVASS nella sezione “Educazione Assicurativa” troveremo diverse Guide, tra le quali una dedicata alle Assicurazioni Vita (Link). In questa Guida, a pag. 5, sono descritte le Polizze Rivalutabili con tutte le relative variabili, tra cui Tasso Tecnico e Tasso di Rendimento Minimo Garantito.
A pag. 7 è riportato un esempio sintetico di come si calcola la rivalutazione annuale di un Prodotto di questo tipo. E’ facile notare che Tasso Tecnico (2%) e Tasso di Rendimento Minimo Garantito (2,5%) sono diversi.
La misura annua di rivalutazione garantita è così calcolata : (0,025 – 0,02) / 1,02 = 0,0049. Il Tasso Tecnico, riconosciuto anticipatamente alla stipula del Contratto attraverso il calcolo del Capitale Assicurato Iniziale, viene sottratto dal Tasso di Rendimento Minimo Garantito. Tale rivalutazione minima sarà effettuata ogni anno, a prescindere dal rendimento ottenuto dalla Gestione Separata. Questo significa che se la Gestione ottiene rendimenti inferiori al 2,5% (Minimo Garantito) o addirittura nulli, sarà comunque attribuita una rivalutazione al Capitale Assicurato Iniziale dello 0,49%. E’ ovvio che se Tasso Tecnico e Tasso di Rendimento Minimo Garantito dovessero coincidere, tale misura di rivalutazione annua non ci sarà in quanto nulla. Il Tasso di Rendimento Minimo Garantito rappresenta dunque un’ulteriore garanzia di rendimento, oltre a quella fornita dal Tasso Tecnico riconosciuto inizialmente.
La misura annua di rivalutazione spettante sarà invece : (0,05 * 0,80 – 0,02) / 1,02 = 0,0196. La rivalutazione in questo caso è “spettante” perché il rendimento della Gestione Separata (5%) è superiore al 2,5% (Tasso di Rendimento Minimo Garantito). Non tutto il rendimento della Gestione sarà attribuito al Contratto, ma soltanto una sua parte identificata dalla cosiddetta Aliquota di Retrocessione, che nell’esempio è pari all’80%. In sintesi, avremo un 4% al quale dovremo sottrarre il Tasso Tecnico (2%) riconosciuto anticipatamente al momento della stipula. La misura di rivalutazione così ottenuta, sarà dunque applicata al nostro Capitale Assicurato Iniziale.
Cerchiamo ora, con un esempio concreto, di entrare nel dettaglio del funzionamento dell’Assicurazione Rivalutabile a Premio Annuo (Premio Costante o Premio Rivalutabile, dipenderà dalla tipologia di Prodotto scelto). Riportiamo due schemi di sviluppo (uno in base al Tasso di Rendimento Minimo Garantito, uno in base al Tasso di Rendimento Finanziario stabilito dall’IVASS) estrapolati dal Fascicolo Informativo di un prodotto oggi reperibile sul mercato. Ovviamente non identificheremo il prodotto ne la Compagnia che lo propone, nell’ottica di perseguire il nostro obiettivo di imparzialità rivolto esclusivamente alla diffusione della cultura assicurativa.
Il Prodotto in oggetto prevede contrattualmente :
Un Tasso Tecnico pari al 2,5%.
Un Rendimento Minimo Garantito del 2,5%. (Coincidente con il Tasso Tecnico).
Una Commissione di Gestione dello 0,5%. (Anziché l’Aliquota di Retrocessione che rappresenta la percentuale del rendimento che viene attribuita al Contratto, è prevista una Commissione di Gestione. In pratica dal rendimento viene sottratta una Commissione, in questo caso dello 0,5%, ottenendo così l’aliquota spettante al Contraente).
Un Capitale Assicurato Iniziale di € 12.218,05.
Lo sviluppo consultabile in fig. 1 e in fig. 2 ipotizza un accantonamento annuo di € 1.200,00 effettuato da un soggetto di 45 anni per 10 anni.
Ma c’è un’importante differenza tra i due schemi di sviluppo (tra l’altro obbligatoriamente presenti nel Fascicolo Informativo, insieme alla Scheda Sintetica dei Costi, di qualsiasi prodotto assicurativo di questo tipo).
Il primo schema, in fig. 1, ovvero quello che riporta lo sviluppo in base al Tasso di Rendimento Minimo Garantito (che coincide in questo caso con il Tasso Tecnico) prevede una misura annua di rivalutazione garantita pari a zero. Questo perché in primo luogo, come visto nell’esempio proposto dalla Guida IVASS, Tasso Tecnico e Tasso di Rendimento Minimo Garantito si equivalgono, e in secondo luogo perché si presuppone che la Gestione Separata ottenga rendimenti inferiori al Tasso di Rendimento Minimo Garantito o nulli nel corso degli anni. L’unico risultato ottenibile è dunque quello garantito contrattualmente del 2,5%, riconosciuto attraverso il calcolo del Capitale Assicurato Iniziale. Un’ipotesi alquanto pessimistica, ma che deve essere prospettata al cliente.
Il secondo schema, in fig. 2, prevede una misura annua di rivalutazione spettante che dipende dall’andamento della Gestione Separata. In questo caso però l’IVASS obbliga le Imprese di Assicurazioni a ipotizzare un rendimento annuo costante del 4%. Tale prospetto può essere in taluni casi fuorviante per un corretto confronto tra prodotti assicurativi (Leggi : Confronta Polizze Vita). Questo perché esistono Gestioni Separate che hanno uno storico di rendimenti annui superiori al 4% e Gestioni Separate con uno storico poco felice o addirittura senza uno storico in quanto nate da poco. Ecco perché è fondamentale valutare la storia delle Gestioni e i rendimenti ottenuti negli anni (indicatori della bravura del Gestore) anche se non esiste certezza di ottenerne di eguali in futuro. Questa valutazione deve essere fatta congiuntamente all’analisi della Scheda Sintetica dei Costi. E’ evidente che confrontare un prodotto che costa meno e che investe in una Gestione Separata nata da poco o con una storia non proprio esaltante, con un prodotto che prevede costi leggermente superiori ma che investe in una Gestione Separata con rendimenti solitamente superiori al 4%, richiede una valutazione più attenta e consapevole.
Procediamo con il nostro esempio.
Sviluppo in base al Tasso di Rendimento Minimo Garantito.
Analizziamo dunque la fig. 1. Abbiamo detto che in questo caso il Tasso Tecnico è uguale al Tasso di Rendimento Minimo Garantito, ovvero il 2,5%. Noterete nella tabella le 10 annualità e le varie colonne che riportano il Premio Annuo, il Cumulo dei Premi versati, il Capitale Assicurato alla fine dell’anno, e le ipotesi di Interruzione del Pagamento dei Premi, ovvero Riduzione e Riscatto. Notiamo attentamente (come già peraltro evidenziato nell’Articolo dedicato alle Assicurazioni Rivalutabili) quanto possa essere “costoso” riscattare la posizione prima della scadenza contrattuale. Nei primi due anni tutto il Capitale versato andrebbe perso. Ecco perché questa tipologia di prodotti va bene per chi intende portare a termine tutti i versamenti previsti.
Concentriamoci sul Capitale Assicurato alla fine dell’anno. Il suo valore è sempre uguale nel corso dei dieci anni a € 12.218,05 e coincide con il Capitale Assicurato Iniziale. Questo perché la misura di rivalutazione annua in questo Progetto di Sviluppo, come detto, è pari a zero.
Ma cosa rappresenta e come ha calcolato la Compagnia di Assicurazioni il Capitale Assicurato Iniziale?
Il Capitale Assicurato Iniziale prevede il versamento di tutte le 10 Rate di Premio al netto dei caricamenti e attribuisce (sin dall’inizio) il Tasso Tecnico, che in questo caso è uguale al Tasso di Rendimento Minimo Garantito del 2,5%.
In Matematica Finanziaria la Formula del Montante è :
M = R * (1 + i) * [(1 + i)^n – 1] / i
dove “M” è il Montante, “R” la Rata di Premio, “n” gli anni di versamento, “i” il Tasso Tecnico.
Utilizzando i dati in nostro possesso otterremo…
M = 1.200,00 * (1 + 0,025) * [(1 + 0,025)^10 – 1] / 0,025 = € 13.780,16.
Il risultato non coincide con il Capitale Assicurato Iniziale di € 12.218,05.
E’ evidente che la Rata di Premio di € 1.200,00 effettivamente versata non coincide con la Rata utilizzata dalla Compagnia per il calcolo del Capitale Assicurato Iniziale, ma è ridimensionata per via dei caricamenti (costi attribuiti al Contratto).
Dalla Formula matematica vista poc’anzi ricaviamo la Rata di Premio Annuo utilizzata per il calcolo del Capitale Assicurato Iniziale.
Avremo che :
R = M * i / [(1 + i)^n – 1] * (1 + i) e dunque…
R = € 12.218,05 * 0,025 / [(1 + 0,025)^10 – 1] * (1 + 0,025) = 305,45125 / 0,287086657801267 = € 1.063,97.
Tale Rata differisce dai nostri € 1.200,00 di € 136,03 che corrispondono ad un caricamento percentuale medio annuo dell’11,3358% .
Il parametro, così calcolato, può tornarci utile nel confronto tra diversi prodotti, insieme a tutti gli altri strumenti analizzati nell’Articolo dedicato al Confronto Polizze Vita.
Abbiamo verificato che il Capitale Assicurato Iniziale si ottiene attraverso il Montante (a Tasso Tecnico) delle 10 Rate di Premio al netto dei caricamenti del Contratto.
Sviluppo in base al Tasso di Rendimento Finanziario.
Lo schema di sviluppo delle prestazioni riportato in fig. 2 è redatto sulla base di un’ipotesi di rendimento della Gestione Separata pari al 4% annuo. Tale misura è stabilita dall’IVASS.
Tornando all’esempio riportato nella Guida IVASS, in questo caso possiamo ricavare la misura annua di rivalutazione spettante. Questo perché il tasso di rendimento della Gestione ipotizzato è superiore al Tasso di Rendimento Minimo Garantito / Tasso Tecnico del nostro prodotto, 2,5%.
Riproponiamo la Formula della Guida utilizzando le variabili in nostro possesso e otterremo : [(4% – 0,5%) – 2,5%] / 1,025 = 0,975609756097561%.
Per calcolare il Capitale Assicurato alla fine dell’anno, è necessario rivalutare il Capitale Assicurato Iniziale. Vediamo come.
La prima Rata di Premio è pari a € 1.200,00. Aggiungendo il 2,5% del Tasso di Rendimento Minimo Garantito otteniamo € 1.200,00 * 1,025 = € 1.230,00.
Applichiamo la misura annua di rivalutazione spettante appena calcolata…
€ 1.230,00 * 1,00975609756097561 = € 1.241,99
La rivalutazione è dunque pari a € 1.241,99 – € 1.230,00 = € 11,99
Il Capitale Assicurato Iniziale, ricordiamo, è di € 12.218,05, come visto in fig. 1.
Per ottenere il Capitale rivalutato alla fine del primo anno, non ci resta che aggiungere la rivalutazione appena calcolata.
Avremo dunque € 12.218,05 + € 11,99 = € 12.230,04 che corrisponde al Capitale Assicurato alla fine del primo anno in fig. 2, nello schema che stiamo analizzando.
Andiamo avanti con la seconda annualità…
Al termine del primo anno abbiamo maturato un Capitale di € 1.241,99.
Versando la seconda Rata di Premio, in totale avremo € 1.241,99 + € 1.200,00 = € 2.441,99.
Aggiungiamo il Tasso di Rendimento Minimo Garantito : € 2.441,99 * 1,025 = € 2.503,03975.
Applichiamo la misura annua di rivalutazione spettante : € 2.503,03975 * 1,00975609756097561 = € 2.527,45
La rivalutazione in questo caso è pari a : € 2.527,45 – € 2.503,03 = € 24,42
Il Capitale Assicurato alla fine del secondo anno sarà dunque :
€ 12.230,02 (Capitale Assicurato alla fine del primo anno) + € 24,42 (rivalutazione spettante) = € 12.254,44.
E così via fino al termine del piano di versamenti.
Ho trovato l’articolo molto utile, mi ha aperto uno spiraglio di luce nel ginepraio delle assicurazioni vita.
Grazie
Gent.mo Massimo, siamo molto felici che questo Articolo Le sia potuto essere utile in qualche modo. Segno che il lavoro svolto per passione, a volte porta a grandi soddisfazioni. Sentitamente ringraziamo.