Ottobre 30, 2024

Con le Assicurazioni sulla Vita Rivalutabili, il Contraente versa ogni anno un premio che viene accantonato in una Gestione Separata interna alla Compagnia.

Le caratteristiche principali di questo tipo di contratti sono :

  • Il capitale viene rivalutato ogni anno in base al rendimento del Fondo a Gestione Separata interno alla Compagnia di Assicurazione. Il meccanismo è quello della capitalizzazione composta, ovvero gli interessi vengono calcolati sulla somma di capitale versato e interessi già maturati;
  • I rendimenti sono acquisiti, ovvero non possono risentire degli andamenti successivi della Gestione Separata, anche se questi fossero negativi. Tale peculiarità viene anche definita come “consolidamento dei rendimenti o dei risultati”;
  • Il capitale versato è garantito a scadenza del contratto, anche se la Gestione Separata dovesse avere un andamento negativo;
  • A scadenza del contratto viene comunque corrisposto, sul capitale accantonato durante gli anni di permanenza, un rendimento minimo garantito. E questo varia a seconda dei prodotti, ma sicuramente si può affermare che si aggira intorno al 2%.

Potrebbe essere interessato a questa tipologia di prodotti chi non vuole assolutamente rischiare oscillazioni del capitale accantonato e non è propenso a rischiare di perdere in parte o del tutto le somme versate.

Ad esempio il nonno che vuole mettere da parte una somma per suo nipote appena nato, o un padre che desidera costituire un capitale per suo figlio in previsione degli studi universitari che questi dovrà sostenere tra 15 anni, o ancora chiunque voglia accantonare una somma di denaro con l’obiettivo di costituire un capitale a una data scadenza, sapendo che il rischio di perdere il denaro versato è praticamente pari a zero.

Il nostro obiettivo sarà di risparmiare ad esempio € 100,00 mensili per garantirci una disponibilità economica a una certa data, poniamo tra 20 anni. Questi premi, dedotti i costi, saranno versati in un fondo a Gestione Separata della Compagnia che provvederà a gestirli in modo da ottenere ogni anno dei rendimenti i quali in parte ci saranno riconosciuti (retrocessi) e andranno ad incrementare, con il principio della capitalizzazione composta, il capitale che continueremo a versare fino a scadenza. Allora, se la Gestione Separata avrà dato i frutti sperati, otterremo oltre all’intero capitale versato negli anni e al rendimento minimo garantito previsto dal contratto (ad esempio un 2%), una partecipazione agli utili per tutto ciò che va oltre questo tasso minimo garantito.

Il nostro obiettivo non sarà in questo caso quello di ottenere delle splendide performances sui rendimenti, ma avremo la certezza di rivedere il nostro capitale e un piccolo riconoscimento, senza doverci preoccupare di come andrà la Gestione Separata, della situazione in cui versa il mercato o della crisi. Questa garanzia si paga con l’ottenimento di rendimenti molto bassi o in linea con quelli dei Titoli di Stato . D’altronde se il rischio è basso lo è anche il rendimento e viceversa. E’ una regola fondamentale dei mercati finanziari.

Giunti alla scadenza del nostro contratto, potremo decidere se riscuotere l’intero capitale (il montante maturato) o trasformarlo in rendita vitalizia.

Nelle Assicurazioni Rivalutabili potrebbe esserci una componente di costo dedicata ad altre garanzie come il Caso Morte o l’Invalidità Permanente.

In questo caso si configura un’Assicurazione Vita Mista, che corrisponde un capitale sia in caso di vita dell’Assicurato a scadenza, che in caso di morte prima della scadenza del contratto.

Non tutto il premio sarà destinato all’accantonamento in Gestione Separata. Una parte, infatti, verrà destinata alla copertura del caso morte o dell’invalidità permanente e questo ridurrà le prestazioni finali del contratto, facendo si che nella maggior parte dei casi si ottenga semplicemente la restituzione del capitale versato.

Consideriamo l’esempio del padre che desidera creare una disponibilità economica tra 15 anni per suo figlio che vorrà proseguire con gli studi universitari.

Se il contraente della polizza (il padre che sarà anche l’Assicurato), al momento della stipula, preferisce un contratto che gli permetta di accantonare una somma per creare una disponibilità economica tra 15 anni, qualsiasi cosa accada, anche nel caso in cui dovesse venire a mancare, stipulerà un’Assicurazione Vita Mista che accantonerà gran parte del premio in Gestione Separata, ma che fornirà una tutela anche in caso di morte continuando a corrispondere la restante parte del capitale. Sarà la Compagnia di Assicurazione, nel caso in cui il contraente dovesse venire a mancare, a continuare il versamento dei premi sino a scadenza, garantendo così al ragazzo (suo figlio, beneficiario in caso di vita o di morte del padre Assicurato) il capitale di cui necessiterà per affrontare le spese universitarie.

Aspetto negativo delle Assicurazioni Rivalutabili sono le penali attribuite al contratto in caso di richiesta di riscatto prima della scadenza naturale. Se la scelta ricade su questa tipologia di prodotti è importante portare a termine il pagamento dei premi. La presenza delle penali in caso di riscatto è motivata dal meccanismo di funzionamento della Gestione Separata (leggi l’argomento relativo) che prevede appunto per tutti i sottoscrittori la garanzia di restituzione del capitale versato e del minimo garantito.

LEGGI QUESTO ARTICOLO CHE RIPORTA UN’ESEMPIO DI FUNZIONAMENTO DI UN’ASSICURAZIONE VITA RIVALUTABILE CON TASSO TECNICO.

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