Il 31 dicembre 2023 termina la possibilità di presentare domanda per l’agevolazione MISE, bando Digital Transformation, l’incentivo che sostiene la trasformazione digitale delle PMI, in linea con quanto previsto dal Piano Nazionale Impresa 4.0. Poiché manca ancora qualche mese, approfondiamo il contenuto del bando, per non perdere eventualmente l’opportunità di un finanziamento agevolato.
Chi può partecipare alla Digital Transformation
L’agevolazione è innanzitutto rivolta a tutte le PMI attive nei settori manifatturiero, turismo e commercio. Il dettaglio delle attività ammesse si può consultare all’Allegato 1 del Decreto direttoriale del 9 giugno 2020. L’ultimo bilancio chiuso dell’impresa partecipante deve inoltre attestare ricavi superiori ad almeno 100.000 euro e i bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese debbono essere almeno due. Banalmente questo significa che per presentare oggi la domanda l’impresa deve essere attiva da almeno due anni. Come è ovvio, l’azienda interessata non può trovarsi in stato di fallimento, liquidazione et similia.
La presentazione della domanda è concessa anche a raggruppamenti di – al massimo 10 – imprese (RTI, consorzi, partenariati), a patto che il capofila sia un EDI (Ecosistema Digitale per l’Innovazione), così come definito nel Piano Nazionale Impresa 4.0.
I progetti finanziabili
L’idea generale dietro ogni progetto presentato è che esso deve puntare a trasformare i processi produttivi dell’impresa – o della filiera – in senso tecnologico e digitale. A tal fine, va progettata l’implementazione di alcune tecnologie così come definite dal Piano Nazionale Impresa 4.0:
- robot collaborativi (advanced manufacturing solutions);
- stampa 3D (additive manufacturing);
- realtà aumentata;
- simulazione tra macchine interconnesse per aumentare i processi;
- integrazione orizzontale e verticale;
- internet industriale;
- cloud;
- cybersecurity;
- big data e analytics.
In alternativa alle cosiddette “tecnologie abilitanti” – di fatto quelle appena elencate – il piano deve prevedere l’implementazione di soluzioni tecnologiche-digitali di filiera, volte a ottimizzare la catena distributiva, il software, la logistica, ed altri sistemi, quali, tra gli altri:
- l’e-commerce;
- il pagamento mobile e via internet;
- la fintech;
- lo scambio di dati;
- la geolocalizzazione;
- la blockchain;
- l’intelligenza artificiale;
- l’internet of things.
Tutti i progetti debbono prevedere investimenti compresi tra i 50.000,00€ e i 500.000,00€, da avviarsi solo dopo l’approvazione dell’agevolazione e con durata non superiore ai diciotto mesi.
Forma dell’agevolazione
I 100.000.000,00€ messi a disposizione dal bando vengono distribuiti, agli ammessi agli incentivi, nella seguente modalita:
- il 10% delle spese ammissibili, viene finanziato a fondo perduto;
- il 40% delle spese ammissibili, viene finanziato con prestito ad interessi zero;
- l’ulteriore 50% non è oggetto dell’agevolazione.
Il prestito dev’essere restituito con rate semestrali costanti posticipate (31 maggio e 30 novembre di ogni anno) in un periodo massimo di sette anni. Le agevolazioni previste dal bando non sono però cumulabili con altri aiuti concessi dallo Stato. Ciò significa che – prima di aderire – è bene valutare se non vi siano alte agevolazioni e bonus compatibili con i propri progetti (ad esempio: KDT JU, Nuovo Patent Box, Startup innovative).
Presentazione delle domande
La modalità di presentazione delle istanze è esclusivamente telematica. Per informazioni e dettagli, si può visitare direttamente il sito Invitalia, alla pagina dedicata alla Digital Transformation. Ricordiamo ancora che la possibilità di presentare domande scade il prossimo 31 dicembre, salvo esaurimento delle risorse.