Esonero tasse universitarie 2024/2025

Esonero tasse universitarie

Studiare fa bene. Soprattutto in un paese, il nostro, dove il tasso di analfabetismo (funzionale) di ritorno è pericolosamente elevato. Scopriamo quindi di seguito come funziona l’esonero tasse universitarie per l’anno accademico in corso, prendendo in considerazione le agevolazioni proposte dalle prime cinque università italiane per popolazione studentesca.
Il diritto allo studio è sancito come garantito per tutti dal nostro ordinamento giuridico e, sebbene vi siano agevolazioni in tal senso stabilite a livello nazionale, ogni ateneo, sulla base delle indicazioni regionali, propone agevolazioni differenziate.

Esonero tasse universitarie Università “La Sapienza”, Roma

Secondo quanto riportato dal sito ufficiale dell’ateneo “La Sapienza“, l’esonero totale di tasse e contributi spetta a tutte le matricole con un ISEE inferiore alla soglia di 24.000 €. Tale agevolazione può essere mantenuta anche negli anni successivi a patto che:

  • si mantenga lo stesso valore ISEE;
  • si abbia conseguito 10 crediti formativi universitari entro il 10 agosto se iscritti al secondo anno;
  • si abbia conseguito 25 crediti formativi universitari entro il 10 agosto per ogni anno successivo al secondo, sino al primo fuori corso.

Per chi invece ha una disabilità o una invalidità civile riconosciute, il costo annuo è pari solo a 16 € (imposta di bollo). Coloro che hanno invece una diagnosi di DSA, sono tenuti a pagare imposta di bollo e tassa regionale, per un totale di 156 €.
Esistono infine numerosi casi di esenzione parziale e riduzione dei contributi universitari, le cui casistiche possono essere prese in esame alla pagina loro dedicata sul sito dell’Università di Roma.

Esonero tasse universitarie Università “Alma Mater Studiorum”, Bologna

L’Università di Bologna concede l’esonero totale delle tasse – pagando solamente 157,04 € – a tutti coloro che:

  • hanno un’ISEE con valore minore o eguale a 27.000 €;
  • hanno un ISEE con valore pari o inferiore a 40.000 € e divengono genitori nel corso dell’anno;
  • sono invalidi civili al 66% almeno;
  • sono membri di un ordine religioso;
  • hanno un genitore beneficiario di pensione di inabilità o “vittima del dovere” (Legge 266/2005, Art.1 , commi 563-564).

Esoneri parziali sono previsti per fasce di ISEE e in caso di familiari già iscritti all’ateneo.

Esonero tasse universitarie Università degli Studi di Torino

La politica degli esoneri, totali e parziali, dell’Università degli Studi di Torino è anch’essa piuttosto articolata. L’esonero dal pagamento del contributo onnicomprensivo unico è riservato a chi ha un ISEE inferiore ai 26.000 € e, se iscritto come matricola, non sono necessari ulteriori requisiti. Per mantenere l’esonero negli anni successivi lo studente deve conservare il medesimo valore ISEE e:

  • acquisire 10 CFU entro il 10 agosto se iscritto al secondo anno;
  • acquisire 25 CFU entro il 10 agosto se iscritto ad uno degli anni successivi, sino al primo fuori corso.

L’esonero totale è concesso anche ai disabili e agli invalidi civili almeno con il 66% di punteggio.
Esistono infine numerosissime casistiche riguardanti gli esoneri parziali, che possono essere consultate sul Regolamento Tasse e Contributi a.a. 2024-2025.

Esonero tasse universitarie Università “Federico II”, Napoli

La politica sulle tasse dell’Università “Federico II” di Napoli si differenzia leggermente da quella degli altri atenei sin qui visti, innanzitutto portando il valore ISEE massimo per l’esonero totale a 30.000 €. Chi rientra in tale parametro è tenuto esclusivamente a versare l’imposta di bollo (16 €) e la Tassa regionale per il Diritto allo Studio, la quale è suddivisa per fasce secondo ISEE:

  • 120 € con ISEE da 0 € sino a 25.499 €;
  • 140 € con ISEE da 25.500 € a 30.000 €.

L’ateneo precisa però che coloro che sono esenti “per condizioni di carriera”, con ISEE al di sotto dei 30.000 €, sono tenuti a versare solo l’imposta di bollo.

Esonero tasse universitarie Università degli Studi di Milano

L’Università di Milano applica l’esonero totale solo a partire dalla seconda rata delle tasse universitarie. Ciò ha senso, poiché la prima rata non è altro che la somma dell’imposta di bollo più la Tassa regionale per il Diritto allo Studio, pari a 156 €. L’esonero totale è comunque riservato, anche in questo caso, a chi ha un valore ISEE inferiore ai 30.000 €.