Assicurazioni e intelligenza artificiale: cosa cambia per te nei prossimi anni

assicurazioni AI

Sappiamo bene quanto sia sempre più pervasiva, soprattutto nel mondo della comunicazione, l’intelligenza artificiale. Forse però non tutti sanno che l’AI sta già cambiando – e cambierà ancora di più – il modo in cui funzionano le assicurazioni. La parola chiave di questa rivoluzione è “insurtech“, ovvero la combinazione di assicurazioni (insurance) e tecnologia (technology). Ma cosa vuol dire davvero per te? E soprattutto: cosa ti cambierà nella vita di tutti i giorni la fusione tra assicurazioni e AI? Scopriamolo insieme.

Cos’è l’insurtech: presente e futuro delle assicurazioni

Fino a poco tempo fa, le assicurazioni erano viste come un mondo piuttosto “lento”: modulistica complicata, tempi lunghi per aprire o chiudere un sinistro, poca trasparenza, tanta carta sprecata. L’insurtech sta cambiando tutto questo.
Con insurtech intendiamo praticamente tutte le innovazioni tecnologiche che trovano applicazione nel mondo delle assicurazioni. E si può dire che qui l’intelligenza artificiale ha un ruolo fondamentale: essa infatti permette di analizzare dati in tempo reale, di personalizzare le polizze e velocizzare tutti i servizi. In poche parole, le assicurazioni diventeranno sempre più digitali, più veloci e più su misura per te.

Assicurazioni e AI: la gestione dei sinistri online

Uno dei cambiamenti più visibili per gli utenti riguarderà sicuramente la gestione dei sinistri (ovvero quando accade un incidente e bisogna chiedere il risarcimento).
Attualmente, nella maggior parte dei casi, se ti capita un sinistro – auto, infortuni, incendio o quant’altro – devi:

  • fare una denuncia scritta;
  • inviare tutta la documentazione alla tua agenzia, meglio se cartacea;
  • attendere la perizia o la valutazione di un fiduciario;
  • aspettare diversi giorni (o diverse settimane) per ottenere il risarcimento o la liquidazione.

Nel prossimo futuro – e per alcune compagnie praticamente già oggi – questo processo sarà completamente digitale, e pertanto velocissimo. Tramite un’app sarà infatti possibile:

  • segnalare in tempo reale il sinistro, magari anche allegando direttamente una foto;
  • ricevere istruzioni dettagliate sugli step da seguire da parte di un chatbot artificiale;
  • ottenere valutazione e rimborsi in tempi rapidissimi, addirittura anche in poche ore.

Alcune compagnie stanno già testando la gestione sinistri senza intervento umano, quantomeno per i casi più semplici. Questo dovrebbe ridurre errori, costi e, soprattutto, tempi di attesa.

Polizze personalizzate grazie a GPS e IoT

Un altro grande cambiamento arriva dall’uso sempre più frequente di dispositivi GPS e dall’Internet of Things (IoT), ossia quegli oggetti sempre connessi a Internet, che sono in grado di raccogliere molti dati in tempo reale.
Ad esempio:

  • se hai un’assicurazione auto con scatola nera GPS, la compagnia può sapere quanto guidi, dove vai, come acceleri o come freni;
  • se guidi in modo prudente, potrai ottenere sconti personalizzati;
  • se guidi molto poco, potrai pagare polizze “pay per use (si paga solo per quanto si usa l’auto).

Analogo discorso si può fare per le polizze casa: con sensori intelligenti, le compagnie possono monitorare rischi come incendi, allagamenti o malfunzionamenti e proporti soluzioni preventive oppure premi più bassi se sei attento alla sicurezza. Ma anche le tutele sulla salute ne beneficeranno: immagina di indossare un cardiofrequenzimetro che in tempo reale monitora il tuo stato di salute e che ti consente di fare prevenzione o di allertarti in caso di valori difformi…

I vantaggi e i rischi nel futuro delle assicurazioni

Tutto questo significa, in sintesi, che nel futuro vi saranno assicurazioni sempre più su misura, ma anche, ahinoi, sempre più “invasive”: alla fine, dovrai decidere quanto sei disposto a condividere i tuoi dati in cambio di un prezzo più conveniente.
I rischi che si possono correre non vanno infatti trascurati: a parte la ovvia perdita di privacy, va evidenziato come questo sistema premiante dei buoni comportamenti potrebbe portare ad una forte discriminazione nei confronti di coloro che vengono considerati più “a rischio”. Infine, potrebbe avere una certa difficoltà a gestire i propri contratti colui che si considera “refrattario” al mondo digitale e alla tecnologia in generale.

A te, quindi, la scelta, perché il risparmio avrà sicuramente un prezzo: sei disposto a correrlo?