Ottobre 30, 2024
come diventare agente generale di assicurazioni

Nonostante siano passati i tempi d’oro nei quali fare l’assicuratore consentiva assai lauti guadagni – per la poca concorrenza e per i margini elevati di profitto sui contratti emessi – ancora oggi questa professione permette di vivere bene, se fatta con criterio e passione. Ma come si diventa agente assicurativo? Come si diventa broker assicurativo? Vediamo assieme quale è il percorso formativo e professionale per diventare un professionista del settore.

Primo step: la formazione (sul campo e non)

E’ certamente un buon training, per chi vuole intraprendere la carriera di agente o broker, iniziare a “prendere le misure” con il mestiere. Per farlo, basta recarsi in una qualsiasi agenzia di assicurazione e proporsi come collaboratore. Non è difficile trovare agenti disposti a considerare la vostra autocandidatura, se siete dotati di attitudini commerciali e non troppo timidi.

L’inizio: il subagente di assicurazione

L’inquadramento standard è quello da subagente di assicurazione. In sostanza, viene richiesta:

Abbiamo approfondito in precedenza molti aspetti relativi al Registro Unico in un articolo dedicato ai professionisti della consulenza assicurativa. Specifichiamo che in genere le spese per la formazione iniziale sono pagate dalle compagnie mandanti, le quali esse stesse organizzano i corsi dedicati ai neo-consulenti.

Quanto guadagna un subagente?

L’aspetto economico, all’inizio del percorso, può essere effettivamente un problema. Il subagente viene infatti generalmente pagato a provvigioni, sulle vendite e sugli incassi. Talvolta sono previsti degli incentivi economici di avviamento, ma che certamente non possono considerarsi “stipendio”. Agli inizi, quindi, il guadagno è poca cosa ma, come abbiamo detto, è la formazione e il training sul campo ricevute in cambio che possono essere considerate un ottimo investimento di medio periodo. Inoltre, questo periodo iniziale consente di porre le basi per creare il nostro guadagno futuro.

Secondo step: la creazione del portafoglio

Una volta passato un primo periodo di rodaggio – non vi sono tempi prestabiliti: ci si può sentire pronti sin da subito o anche dopo diversi mesi, oppure mai – cominciano a manifestarsi i primi successi. Si chiudono i primi contratti, qualche cliente ritorna, il passaparola funziona. Si sta iniziando a consolidare i proprio portafoglio clienti. Più passano gli anni e più massa critica riusciamo a generare. Più ampio è il portafoglio clienti, maggiori – ovviamente – sono i guadagni. Quando gli incassi annui superano qualche centinaia di migliaia di euro, allora si è pronti per gli step successivi.

Terzo step: esame IVASS

A questo punto si è pronti per il passaggio formale, ossia il superamento di uno specifico esame di idoneità, il quale consente di poter avere un mandato da una o più compagnie assicurative (Sezione A: Agente di assicurazione) o di operare come intermediario indipendente (Sezione B: broker). Si tratta di un esame tenuto una volta l’anno dall’IVASS, che consiste nel rispondere a diverse decine di quesiti a risposta multipla. L’Istituto di Vigilanza specifica le seguenti materie come contenuto dell’esame:

  • diritto delle assicurazioni, inclusa la disciplina regolamentare emanata dall’IVASS;
  • previdenza complementare;
  • disciplina dell’attività di agenzia e di mediazione;
  • tecnica assicurativa;
  • disciplina della tutela del consumatore;
  • nozioni di diritto privato;
  • nozioni di diritto tributario riguardanti la materia assicurativa e la previdenza complementare.

Conclusione

Sin qui alcuni suggerimenti su come diventare agente assicurativo e su come diventare broker assicurativo. Una volta ottenuto il “patentino”, che sia per la sezione A o B del RUI, l’obiettivo che abbiamo raggiunto è solamente l’idoneità allo svolgimento della professione di agente o broker. Ma se il nostro portafoglio clienti è sufficientemente consistente, potremo tentare la strada di metterci in proprio, chiedendo uno o più mandati diretti alle compagnie di assicurazione o aprendo una propria società di intermediazione assicurativa.