Acquistare una polizza: le fasi preliminari al contratto

La principale conseguenza dell’entrata in vigore della cosiddetta normativa IDD, della quale abbiamo già parlato qui, è stata – in sintesi – il radicale cambio di approccio della distribuzione assicurativa: si è passati da un approccio legato alla vendita di prodotto ad uno orientato alla consulenza ed al recepimento dei bisogni assicurativi del cliente. Tale rovesciamento di prospettiva ha impattato non solo nelle tecniche di vendita ma anche nella documentazione da consegnare al cliente prima della stipula della polizza. Con questo articolo proviamo ad orientarci sulle fasi preliminari alla conclusione del contratto.

La fase precontrattuale

Solo gli addetti ai lavori sanno che il contratto assicurativo, formalmente, è l’incontro della proposta (dell’assicurando) e dell’accettazione (dell’assicuratore). Ciò significa che il contratto si chiude quando:

  • l’assicurando dichiara la propria volontà a contrarre, formulando la proposta contenente tutti gli elementi considerati essenziali nel contratto, in qualsiasi forma;
  • l’assicuratore accetta la proposta di contratto.

A monte di questa convergenza ci sono ovviamente tutte le pratiche tipiche di un rapporto di consulenza: richieste di informazioni, formulazione di preventivi, ecc., dove il consulente assicurativo è spesso la figura più attiva nel rapporto, volta a far emergere bisogni ed esigenze latenti nel consumatore. Formalmente però il perfezionamento del contratto lo si ottiene con l’incontro di due consensi attivi: proposta da parte dell’assicurando e accettazione di essa da parte dell’assicurazione. Il fatto però che il contratto sia perfezionato non significa che sia efficace: affinché possa scattare la copertura assicurativa è infatti necessario che il premio venga pagato. Ma quali sono le informazioni che come consumatore debbo conoscere prima della stipula del contratto? Informazioni tali da consentirmi di formulare la proposta? Vediamole in dettaglio.

Prodotti Danni e RCA

Il set informativo da consegnare al cliente preliminarmente alla stipula di un contratto Danni o RCA dovrebbe comprendere:

  • il DIP (documento informativo precontrattuale per i prodotti assicurativi) Danni, in conformità con quanto stabilito dall’Unione Europea con il Regolamento 1469/2017;
  • il DIP aggiuntivo Danni o RCA, i cui facsimili sono scaricabili qui e qui, con i quali vengono fornite informazioni aggiuntive e complementari rispetto a quelle contenute nel DIP Danni, per aiutare il potenziale contraente a capire più nel dettaglio le caratteristiche del prodotto, gli obblighi contrattuali e la situazione patrimoniale dell’impresa;
  • le consuete Condizioni di assicurazione;
  • il modulo di proposta/polizza.

Prodotti Vita

Il set informativo da consegnare al cliente preliminarmente alla stipula di un contratto Vita varia al variare della tipologia di prodotto. Dobbiamo cioè distinguere tra Temporanee Caso Morte, polizze di investimento (rivalutabili e multiramo) e PIP.

Polizze TCM

Il set informativo da consegnare al cliente preliminarmente alla stipula di un contratto TCM dovrebbe comprendere:

  • il DIP (documento informativo precontrattuale per i prodotti assicurativi) Vita, anch’ecco in conformità con quanto stabilito dall’Unione Europea con il Regolamento 1469/2017;
  • il DIP aggiuntivo Vita, il cui facsimile è scaricabile qui, con il quale vengono fornite informazioni aggiuntive e complementari rispetto a quelle contenute nel DIP Vita, per aiutare il potenziale contraente a capire più nel dettaglio le caratteristiche del prodotto, gli obblighi contrattuali e la situazione patrimoniale dell’impresa;
  • le consuete Condizioni di assicurazione;
  • il modulo di proposta/polizza.

Polizze rivalutabili e multiramo

Il set informativo da consegnare al cliente preliminarmente alla stipula di un contratto di investimento assicurativo rivalutabile o multiramo dovrebbe comprendere:

  • il KID (Key Information Document), documento del quale abbiamo ampiamente parlato in un articolo precedente;
  • il DIP aggiuntivo IBIP (Insurance-Based Investment Products), il cui facsimile è scaricabile qui, con il quale vengono fornite informazioni aggiuntive e complementari rispetto a quelle presenti nel KID, per aiutare il potenziale contraente a capire più nel dettaglio le caratteristiche del prodotto, gli obblighi contrattuali e la situazione patrimoniale dell’impresa;
  • le consuete Condizioni di assicurazione;
  • il modulo di proposta/polizza.

Piani Individuali di Pensione

Il set informativo da consegnare al cliente preliminarmente alla stipula di un PIP è ben diverso da quanto sin qui visto e dovrebbe comprendere, in conformità delle istruzioni della COVIP:

  • le Informazioni chiave per l’Aderente, documento snello che contiene in forma sintetica e con l’ausilio di rappresentazioni grafiche tutte le informazioni chiave relative alla forma pensionistica;
  • La mia pensione complementare, documento informativo che contiene una stima della possibile evoluzione della posizione individuale nel periodo di partecipazione alla forma pensionistica e del possibile livello della prestazione complementare spettante al momento del pensionamento;
  • il Modulo di adesione.
Riccardo Cantini

Nato a Piombino (LI) nel 1969, vive a Firenze da circa trent’anni. Laureato in filosofia, è stato editor e product manager per diverse realtà editoriali fiorentine. Da oltre dieci anni svolge l’attività di consulente assicurativo. Si interessa in particolare di soluzioni assicurative per le PMI, di previdenza integrativa e di soluzioni d’investimento assicurativo.