Lo scorso 4 aprile 2019 il Parlamento europeo ha discusso ed approvato la proposta di istituzione dei Prodotti Pensionistici Individuali Paneuropei (Pan-European Personal Pension Products), detti altrimenti PEPP. La proposta è stata adottata dal Consiglio d’Europa il 14 giugno. Una volta pubblicato il regolamento nella Gazzetta Ufficiale europea, quest’ultimo entrerà in vigore trascorsi venti giorni. Ci sarà quindi da attendere la messa a punto dei prodotti da distribuire omogeneamente a livello continentale: è previsto il varo dei primi PEPP non prima del 2021 inoltrato. La motivazione che ha portato, negli ultimi anni, le istituzioni comunitarie a iniziare un percorso di istituzione di un unica, armonica forma di previdenza complementare continentale è sostanzialmente legata al progressivo invecchiamento della popolazione europea. Si stima che nei prossimi cinquanta, sessant’anni la popolazione ultraottantenne del Vecchio continente sarà pari al 13% della popolazione totale, più che raddoppiata rispetto all’oggi. Possiamo immaginare la pressione sulle finanze pubbliche che un tale squilibrio potrà portare. Da qui, l’esigenza sia delle riforme strutturali della previdenza pubblica dei vari paesi comunitari sia la necessità di generare sempre maggiori incentivi ad integrare il cosiddetto primo pilastro con strumenti privatistici e volontari.
Cosa sono i PEPP
Ciò che sappiamo oggi sui Prodotti Pensionistici Individuali Paneuropei è che saranno prodotti alimentabili su base volontaria, competitivi rispetto ai similari prodotti nazionali (PIP e fondi pensione), unici a livello europeo e trasferibili.
Il Basic PEPP
Il Basic PEPP sarà il prodotto pensionistico di base, una soluzione standard offerta da tutti i gestori autorizzati (assicurazioni, banche, fondi pensione, SIM, ecc.). Il suo costo sarà estremamente limitato – si parla dell’1% all’anno – e dovrà assicurare al risparmiatore almeno il recupero del capitale investito.
Trasparenza, flessibilità, competitività, portabilità
Trasparenza
Qualsiasi soluzione PEPP sarà dotata di un KID (Key Information Document), volto a dare un’informazione chiave, sintetica, esaustiva e trasparente sul prodotto, rientrante quest’ultimo fra i prodotti d’investimento al dettaglio e assicurativo preassemblati (PRIIPs) , al fine proprio di agevolare la decisione del cliente nell’acquisto.
Flessibilità
Dovrà essere necessariamente prevista una dose significativa di flessibilità della soluzione, per far fronte alle specifiche differenze a livello nazionale: ad esempio, la soluzione venduta in Italia dovrà essere armonizzata con il D.lgs. 252/2005, che prevede la deducibilità fiscale della previdenza integrativa sino a €5.164,57.
Competitività
Per stimolare la competitività del prodotto, il regolamento dovrebbe prevederne la possibilità di acquisto direttamente on line, con in genere costi più contenuti rispetto ai prodotti previdenziali tradizionali – al di là del Basic PEPP – anche per la certa economia di scala che i fornitori del servizio potranno impostare, avendo un unico prodotto per un mercato da oltre cinquecento milioni di possibili acquirenti; sarà inoltre possibile trasferire la posizione da fornitore a fornitore ogni cinque anni.
Portabilità
Infine, il PEPP avrà una portabilità paneuropea. È infatti previsto che, nel caso l’aderente dovesse cambiare paese UE di residenza, quest’ultimo possa continuare a risparmiare sul suo piano personale, il quale dovrà adattare le sue specifiche alla nuova situazione normativa e fiscale.