Novembre 23, 2024

Sono sempre di più coloro i quali scelgono di assicurare la propria auto per mezzo di soluzioni a basso costo, principalmente rivolgendosi a comparatori on line, ossia siti dedicati al raffronto di più compagnie. In alcuni casi ci si rivolge direttamente a compagnie che operano esclusivamente sulla rete: molte di queste sono assai note e rappresentano – diciamo così – il fronte low cost dei grandi gruppi assicurativi che operano sul mercato tradizionale. Purtroppo però non è infrequente imbattersi in vere e proprie truffe: da distributori non autorizzati dall’IVASS a false compagnie di assicurazione.

Assicurazione falsa: cosa si rischia?

Sottoscrivere una polizza RCA non regolare equivale a non averla sottoscritta affatto. Pertanto:

  • non si è coperti in caso di sinistro;
  • si rischia il sequestro del veicolo nonché una salata sanzione pecuniaria.

Come proteggersi dai raggiri on line

È piuttosto semplice evitare di essere truffati sulla rete. L’IVASS, istituto pubblico preposto alla vigilanza del mercato assicurativo, ha predisposto un semplice vademecum in cinque punti, sufficiente a farci evitare il peggio.

I. La compagnia assicurativa può operare in Italia?

Il primo punto è effettuare una verifica, in caso di dubbi, sulla compagnia di assicurazione con la quale stiamo per chiudere il nostro contratto RCA. L’IVASS ha elenchi aggiornati sia sulle imprese italiane o europee che possono genericamente operare in Italia (qui è possibile visualizzare l’Albo, suddiviso in più sezioni) sia, più nello specifico, sulle imprese specificamente ammesse ad operare nel mercato RCA (qui il PDF relativo alle imprese italiane, qui quello relativo alle imprese estere). Se la compagnia di cui abbiamo in mano il preventivo non rientra in tali elenchi, è meglio lasciar perdere.

II. Il mio intermediario è abilitato?

Qualsiasi professionista o società di intermediazione vi venda una polizza deve necessariamente essere iscritto in un apposito elenco presso l’IVASS. Per gli intermediari italiani l’elenco si chiama RUI (Registro Unico degli Intermediari); se invece trattasi di un soggetto europeo esiste un elenco specifico anch’esso consultabile. Basta inserire il nome della società o il cognome dell’intermediario e verificare velocemente se risulta iscritto in una delle sezioni previste dal Registro: A (agenti), B (broker), C (produttori diretti), D (banche, SIM, Poste, etc.), E (subagenti) o F (intermediari che operano a titolo accessorio). Se chi vi propone una polizza non è iscritto in alcuna sezione del RUI – anche se il contratto risulta emesso da una compagnia assicurativa a voi nota – è bene per precauzione sospendere la relazione commerciale e rivolgersi altrove.

III. Controllare i dettagli

È opportuno controllare con estrema attenzione i dettagli contrattuali. Le informazioni contenute in polizza debbono coincidere necessariamente con quanto indicato negli elenchi IVASS, ad esempio a proposito della ragione sociale della compagnia assicurativa, soprattutto se straniera.
Per fare un esempio, supponiamo che esista una compagnia assicurativa tedesca regolarmente operante in Italia, dal nome – ovviamente di fantasia – Freiheitsversicherung AG. Se il contratto riporta una piccola anomalia, ad esempio il nome dell’impresa scritto leggermente in modo diverso, come Freiheit Versicherung AG, non si tratta di un semplice innocuo refuso, bensì di una contraffazione dolosa.

IV. Consultare gli avvisi IVASS

L’Istituto di vigilanza pubblica e aggiorna regolarmente, con appositi avvisi, i casi di contraffazione, le imprese non autorizzate o non abilitate, nonché i siti di intermediazione assicurativa non regolari. In caso di dubbio, scorrere tali avvisi può aiutare a chiarirci se è il caso o meno di affidarsi a qualcuno per la tutela dei propri interessi.

V. Il numero verde IVASS

Per avere ulteriori informazioni o per segnalare un possibile operatore abusivo, ci si può rivolgere al Contact Center Consumatori dell’IVASS al numero verde gratuito 800 486661 dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 14:30.