Amazon Delivery Service Partner, agevolazioni al femminile

Amazon Delivery Business Partner

Amazon è certamente un colosso dell’economia mondiale. Si tratta infatti della più grande internet company del pianeta nonché la terza azienda in assoluto – dopo Apple e Microsoft – per capitalizzazione. Al di là delle polemiche che necessariamente nascono e crescono attorno a mostri industriali di tali dimensioni, è inevitabile che realtà come queste producano anche tantissime opportunità lavorative. Degno di nota, a tal proposito, è il programma Amazon Delivery Service Partner: di questo tratteremo, con un’attenzione particolare alle modalità di incentivazione dell’imprenditoria femminile.

Cos’è Amazon Delivery Service Partner

Uno degli aspetti nevralgici del business di Amazon è certamente la logistica. Per i pochi che non ne conoscono esattamente il significato, possiamo semplificare dicendo che la logistica è la disciplina che si occupa di rendere economico ed efficiente il trasporto di merci e persone. Per chi, come Amazon, ti consegna una qualsiasi cosa direttamente a casa in meno di 24 ore, la logistica non può non essere centrale.

I fornitori dei servizi di consegna di Amazon

E’ in atto una campagna, da parte del colosso dell’e-commerce, di ricerca di aspiranti imprenditori che vogliano cimentarsi nelle consegne per conto di Amazon. “Imprenditori” è proprio il termine utilizzato sulla pagina web dedicata al programma Delivery Service Partner: l’azienda di Seattle non cerca infatti corrieri, né lavoratori dipendenti o “a cottimo”. Cerca proprio imprenditori o aspiranti tali. Perché l’idea è quella di far crescere piccoli impresari i quali, con un investimento minimo, possano gestire un parco di 15-60 autisti.

Diventare Amazon partner

Nelle pagine web dedicate al programma sono ben chiariti i punti qualificanti del progetto:

  • l’investimento per avviare l’attività è davvero minimo: 15.000€;
  • l’imprenditore – che deve essere disposto a fondare una società a responsabilità limitata (Srl/Srls) – deve avere la disponibilità di un capitale di 25.000€;
  • è previsto il costante supporto logistico, formativo e tecnico di Amazon nello sviluppo del business.

Il supporto all’imprenditoria femminile

La cosa veramente interessante del programma di partnership di Amazon è l’investimento economico, da parte dell’azienda, nei confronti delle imprenditrici. Per le donne che intendono avviare questo percorso, l’azienda di Jeff Bezos mette a disposizione in Italia un fondo a loro sostegno di ben 500 mila euro. Ciò significa che, per le aspiranti fornitrici di servizi di consegna, è possibile iniziare l’attività usufruendo di un contributo personale a fondo perduto di 15.000€.

Come richiedere l’agevolazione

Per poter candidarsi al programma e richiedere il contributo a fondo perduto, è sufficiente atterrare sulla pagina “Maggiori informazioni“. Si apre a questo punto un modulo da compilare, dove vengono richiesti i dati anagrafici, una mail ed un telefono. Infine, il form richiede di rispondere ad alcune domande:

  • quale sia la provincia preferita dove iniziare l’attività;
  • se si sia o meno già titolari di una azienda di trasporti;
  • se ci si voglia o meno avvalere del contributo Amazon.
  • come si sia venuti a conoscenza del programma.

Una volta inviata la candidatura e trascorse dalle quattro alle otto settimane, le candidate selezionate verranno contattate e sottoposte ad un assesment specifico. Attraverso la stesura di un business plan e la somministrazione di un test a tema “leadership e logistica”, le candidate verranno valutate e eventualmente dichiarate idonee per l’erogazione del finanziamento a fondo perduto.

Riccardo Cantini

Nato a Piombino (LI) nel 1969, vive a Firenze da circa trent’anni. Laureato in filosofia, è stato editor e product manager per diverse realtà editoriali fiorentine. Da oltre dieci anni svolge l’attività di consulente assicurativo. Si interessa in particolare di soluzioni assicurative per le PMI, di previdenza integrativa e di soluzioni d’investimento assicurativo.