Dicembre 12, 2024
Consorzio Fidi

Come può richiedere un finanziamento un piccolo imprenditore? Artigiano o commerciante che sia? Una strada possibile è quella di rivolgersi ad un Consorzio Fidi, ovvero ad un Confidi. Ma che cosa sono i Consorzi Fidi e come funzionano?

Cos’è un Consorzio Fidi

I “consorzi di garanzia collettiva dei fidi” sono raggruppamenti di aziende che nascono con l’obiettivo di fornire garanzie per le consorziate nei confronti del mondo bancario. Le piccole e medie imprese hanno costantemente bisogno di liquidità e non tutte riescono a contare sulle proprie entrate. L’idea di rivolgersi ad un intermediario che le rappresenti, il Confidi appunto, al fine di ottenere un prestito a condizioni particolari per un determinato investimento è il cuore dell’offerta dei Consorzi Fidi.

La garanzia Fidi

Di fatto il Consorzio, che in genere è espressione delle varie associazioni di categoria, garantisce i propri consorziati tramite un fondo speciale. Si tratta di un fondo alimentato da tutti gli associati e – in parte – da danaro pubblico. Se l’azienda a cui il prestito viene erogato da un istituto di credito dovesse risultare insolvente, è il Confidi a garantirne la copertura.

Altre attività dei Confidi

Naturalmente l’attività prevalente di un Consorzio è quella sopra delineata, ma anche altre sono le funzioni che, nel tempo, i Confidi hanno assunto nei confronti dei propri associati.

Ad esempio, una delle più preziose funzioni che i consorzi di garanzia collettiva dei fidi svolgono è quella di consulenza ed orientamento finanziario. Non è infatti un caso raro che il piccolo commerciante o artigiano, bravissimo nella sua attività ma totalmente a digiuno di pianificazione strategica, entri in crisi o fallisca proprio per scelte finanziariamente sbagliate.

Un’altra meritevole azione che svolgono i Confidi è relativa alla prevenzione dell’usura. Esiste infatti presso il Dipartimento del Tesoro un Fondo per la prevenzione del fenomeno usura, alimentato via via dalle sanzioni comminate per reati legati al riciclaggio. Da tale fondo traggono alimento fondi speciali dei Confidi, ai quali possono rivolgersi tutti quei soggetti economici deboli al fine di evitare di cadere nelle mani degli usurai.

Confidi, finanziamenti agevolati

Un recente dispositivo di legge, il Decreto-Legge n.4 del 27 gennaio 2022, consente ai Confidi di poter erogare finanziamenti agevolati ai propri associati.
I finanziamenti concessi da un Confidi ad una PMI hanno le seguenti importanti caratteristiche:

  • l’importo agevolato massimo erogabile – se concesso da un Consorzio con un volume di attività finanziarie inferiore ai 150 milioni di euro – non può superare i 100 mila euro;
  • l’agevolazione deve riguardare solo l’80% dell’importo totale finanziato;
  • il tasso d’interesse sul capitale finanziato agevolato dev’essere pari a zero.

L’effetto benefico dei Confidi sul tessuto produttivo

In ultimo è bene considerare come l’istituzione dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi abbia giovato al tessuto produttivo italiano in tutti questi anni. Il rapporto con l’istituto di credito per ottenere un finanziamento, se non intermediato da un Confidi, sarebbe stato troppe volte proibitivo per molte PMI: non solo per l’alto costo del danaro, ma anche per il difficile disbrigo degli adempimenti burocratici e la poca trasparenza delle condizioni contrattuali.