Aprile 28, 2024
INPS: invalidità civile

I principi alla base della nostra Costituzione puntano a tutelare tutti i cittadini, considerati eguali di fronte alla legge. Ove si evidenzino delle disuguaglianze, economiche e/o sociali, è compito dello Stato rimuovere gli ostacoli che generano tali differenziazioni. Tra le cause che generano disuguaglianza ci sono, com’è ovvio, le minorazioni, congenite o acquisite che siano. Lo Stato ha l’obbligo pertanto di assistere socialmente tali minorati civili, per mezzo sia di protezioni economiche sia di protezioni di altro genere. Per ottenere tali assistenze, è però necessario che lo stato di invalidità sia accertato e riconosciuto dalle autorità competenti. E’ qui che entra in gioco l’INPS: invalidità civile, cecità, sordità, disabilità ed handicap sono tutte forme di minorazione che consentono una presa in carico da parte dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Nel prosieguo, vedremo in che modo ciò viene fatto, prendendo in considerazione temi quali la nota Legge 104, le agevolazioni per gli invalidi e la questione dell’indennità da accompagnamento.

Invalidità civile: Legge 104

Le norme che disciplinano l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate, sono contenute nella nota Legge 104 del 5 febbraio 1992. Prima di entrare nel merito di ciò che tale Legge riconosce, vediamo come si accerta, oggi, lo status di invalidità civile.

L’accertamento dell’invalidità civile

Se si vuol veder riconosciuto un proprio stato di invalidità civile è necessario, per prima cosa, recarsi da un cosiddetto “medico certificatore“, per farsi rilasciare il certificato medico introduttivo. E’ questo un documento preliminare che contiene, oltre ai dati anagrafici, una descrizione dell’esatta natura delle patologie invalidanti con la loro diagnosi. Una volta inviato all’INPS il certificato medico introduttivo, entro novanta giorni – dopo aver presentato la domanda online o tramite patronato – si viene convocati da una commissione medico legale, la quale stila un verbale di visita con il giudizio finale.

Percentuali di invalidità

Per essere riconosciuti civilmente invalidi, il requisito minimo è il vedersi attribuita una percentuale almeno eguale al 33% di riduzione permanente della propria capacità lavorativa.

Invalidità civile, agevolazioni della Legge 104

La Legge 104 prevede sia agevolazioni fiscali sia agevolazioni in ambito lavorativo.
Le prime consistono, ad esempio, in detrazioni fiscali e IVA agevolata per l’acquisto di supporti tecnici, informatici, veicoli e medicamenti.
Per quanto riguarda il lavoro, chi usufruisce della Legge 104 – l’invalido stesso o un suo familiare convivente – ha permessi retribuiti aggiuntivi rispetto alla quantità ordinaria prevista dai CCNL, oltre alla possibilità di ottenere di un congedo straordinario non retribuito non superiore ai due anni.
Ricordiamo inoltre che una invalidità civile riconosciuta superiore al 45% dà diritto al collocamento mirato al lavoro per le cosiddette “categorie protette” (Legge 12 marzo 1999, n. 68).

Invalidità e accompagnamento

Quando l’invalidità è superiore al 74% ed inferiore al 100%, si può invece ottenere l’assegno mensile di assistenza. Si tratta di un sussidio pari – per il 2023 – a 313,91 € per mese, distribuito su tredici mensilità. Per ottenere il beneficio, è però necessario che il reddito annuo non superi i 5.391,88 €.
L’accompagnamento vero e proprio si ottiene, invece, quando si è invalidi al 100%, totalmente incapaci, cioè, di svolgere alcuna attività lavorativa. In tal caso l’assegno è di 527,16 € mensili, ma distribuito solo su dodici mesi. Non ci sono, in questo caso, limitazioni in base al reddito.