Ottobre 30, 2024
black box assicurazione

Molto spesso, al rinnovo della nostra RCA, ci sentiamo offrire una “scatola nera” o black box auto: come funziona? A cosa serve esattamente? Approfondiamo questo tema molto attuale nell’ambito dell’assicurazione auto.

Assicurazione black box

Tutti noi siamo alla costante ricerca di un risparmio quando ci avviciniamo alla scadenza della nostra polizza auto. Una soluzione sicuramente conveniente – nel medio termine – è quella che prevede l’istallazione della cosiddetta “scatola nera” o black box auto. Come funziona tecnicamente questo dispositivo lo vedremo fra un attimo. Cerchiamo adesso, invece, di evidenziarne i vantaggi e le caratteristiche legate al risparmio.

Assicurazione black box: una tariffa conveniente

L’istallazione di una scatola nera sul nostro veicolo consente innanzitutto di poter usufruire di tariffe RCA e CVT (Corpi Veicoli Terrestri: ossia tutte quelle garanzie aggiuntive alla Responsabilità Civile, dall’incendio al furto agli eventi naturali o sociopolitici) generalmente più convenienti di quelle standard. Questo perché il dispositivo istallato consente, tra le altre cose, di:

  • monitorare nel tempo lo stile di guida;
  • localizzare velocemente il veicolo in caso di furto;
  • assistere con maggior rapidità ed efficienza l’assicurato in caso di incidente.

Tutti elementi di vantaggio, questi, per le imprese di assicurazione, le quali possono in tal modo minimizzare il rapporto sinistri/premi. A tal proposito, è il legislatore ad aver previsto, con la Legge 124/2017, una scontistica dedicata a chi adotta tali dispositivi satellitari. Va inoltre precisato che i costi d’istallazione delle black box non possono, per legge, essere a carico degli assicurati.

Black box auto: come funziona?

La tecnologia che sta dietro alle black box auto è quella cosiddetta GPS (Global Positioning System). Di fatto si tratta di un sistema di localizzazione, che sfrutta i satelliti in orbita attorno al nostro pianeta, consentendo di individuare esattamente la posizione del veicolo. Oggi questo sistema è integrato praticamente in ogni device elettronico, ma nasce in modo specifico per tracciare le posizioni dei mezzi di trasporto aerei e marittimi.

Posizione, percorso, velocità

Gli elementi costantemente monitorati dal nostro dispositivo satellitare sono sostanzialmente tre:

  • la posizione del veicolo: essa viene costantemente registrata;
  • il percorso che il veicolo ha compiuto;
  • la velocità del mezzo.

Queste informazioni consentono di estrapolare dati utilissimi – sia a chi guida sia alle compagnie di assicurazione – sullo stile di guida del conducente. Ad esempio, è possibile stabilire se il mezzo viaggia più di giorno o più di notte; se percorre maggiormente strade urbane o extraurbane; se lo stesso viene utilizzato maggiormente durante la settimana o nei week end, etc.

Conseguenze assicurative

Una volta a regime, la black box permette all’assicuratore di personalizzare al massimo l’offerta assicurativa. Egli sa quanti chilometri percorre il veicolo in un anno, in che momenti del giorno viene usato e se il conducente è cauto o meno nella guida. Inoltre un dispositivo satellitare installato permette una più chiara ricostruzione degli eventuali incidenti, stabilendo con maggior grado di certezza le responsabilità. Anche la garanzia assistenza risulta maggiormente efficiente: grazie ai sensori della scatola nera, la chiamata al centro operativo di assistenza può, ad esempio, scattare automaticamente in caso di collisione o di guasto del veicolo. Il satellitare, infine, è un ottimo deterrente per il furto. Il veicolo rubato – a meno che non venga disinstallato il dispositivo, cosa non sempre banale – viene immediatamente rintracciato, agevolando così il lavoro delle forze dell’ordine.