Merita certamente una visita il sito web relativo alla Key Digital Technologies Joint Undertaking, abbreviato in KDT JU. Si tratta di un progetto di parternariato di rilevanza europea – tanto da essere sotto la guida ufficiale dell’UE – volto al sostegno dell’elettronica innovativa. In questo articolo ne approfondiremo le caratteristiche rilevanti.
Che cosa è la KDT JU
“Key Digital Technologies Joint Undertaking“, letteralmente, significa “Impresa comune per le tecnologie digitali fondamentali”. Come si legge sul sito ufficiale dell’iniziativa, l’obiettivo della KDT JU è mantenere l’Europa all’avanguardia nello sviluppo tecnologico. A tal fine, vengono cofinanziati a livello continentale progetti relativi alla produzione di componenti elettronici. L’Italia, con il Decreto Ministeriale n.186485 dello scorso 16 dicembre 2022, ha destinato all’iniziativa ben 20 milioni di euro. Di questi, 8 milioni sono dedicati alle imprese del Mezzogiorno.
Struttura del parternariato
I membri dell’impresa comune KDT JU sono, oltre all’Unione Europea, i seguenti Stati: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Cechia, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Norvegia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Turchia, Ungheria.
Alla partnership aderiscono inoltre tre associazioni industriali della micro e nanoelettronica, dei sistemi intelligenti integrati e dei sistemi incorporati/ciberfisici:
- EPoSS (European Association on Smart System Integration), associazione europea dedicata allo sviluppo e l’integrazione di tecnologie e soluzioni “Smart & Green“, per una società sostenibile;
- AENEAS (Association for European Nanoelectronics Activities), associazione europea di networking nel campo dei componenti e dei sistemi abilitati per micro e nanoelettronica.
- INSIDE, associazione industriale europea dedicata ai sistemi digitali intelligenti.
I bandi europeo e nazionale del 2023
La presentazione dei progetti preliminari per la “Call 2023” è terminata lo scorso 3 maggio. Le imprese che hanno aderito hanno dovuto muoversi su un doppio fronte: nazionale ed europeo. Essendo di fatto una iniziativa transnazionale, esistono due bandi – uno italiano ed uno europeo – congiunti. Il bando europeo attuale è consultabile alla pagina KDT JU Work Programme 2023.
Lo step successivo – ossia la presentazione della cosiddetta “full proposal“ – si concluderà il prossimo 19 settembre. Entro quella data, le proposte preliminari che avranno superato la prima selezione dovranno essere implementate e rese definitive.
I progetti finanziabili
L’Art.7 del Decreto n.186485 precisa che i progetti finanziabili debbono riguardare attività legate alla “[…] produzione e all’innovazione nel settore dei componenti elettronici e dei semiconduttori nonché della loro integrazione in sistemi intelligenti […]”. Inoltre, nei progetti dev’essere prevista la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale.
A chi si rivolge
La platea dei soggetti interessati ai bandi è decisamente ampia. Essa comprende:
- PMI industriali, commerciali, di trasporto o ausiliarie;
- imprese artigiane;
- imprese agro-industriali;
- università e centri/organismi di ricerca.
I criteri di valutazione
I progetti selezionati saranno valutati tramite un punteggio relativo al rispetto di tre criteri fondamentali:
- le caratteristiche del soggetto proponente, ossia:
- la capacità tecnico-organizzative;
- la qualità delle collaborazioni;
- la solidità economico-finanziaria. Quest’ultima è calcolata considerando:
- la copertura finanziaria delle immobilizzazioni;
- l’indipendenza finanziaria;
- l’incidenza degli oneri finanziari sul fatturato;
- l’incidenza della gestione caratteristica sul fatturato.
- la qualità del progetto. Tale criterio si basa su due indicatori:
- l’eccellenza, ossia la chiarezza e la pertinenza degli obiettivi presentati;
- la qualità e l’efficienza dei risultati attesi.
- l’impatto del progetto, ossia il suo interesse industriale e le sue potenzialità di sviluppo.