Molto spesso ci capita di affrontare piccole spese, nella gestione delle quotidianità familiari: lavoretti di giardinaggio o di manutenzione, baby-sitting, lezioni private. Capita talvolta che a svolgere questi compiti per noi siano pensionati o giovani studenti, che non possono ovviamente fatturare, in quanto prestano i propri servizi solamente in modo saltuario. E allora, come pagarli alla luce del sole? A questo serve il Libretto famiglia INPS: grazie ad esso è possibile retribuire in modo trasparente e completo tutte le collaborazioni occasionali di cui necessitiamo.
Libretto famiglia INPS: come funziona
Ma che cosa è il Libretto famiglia INPS? Si tratta di un libretto “virtuale”, prefinanziato tramite versamenti liberi, tramite il quale una famiglia può remunerare le più tipiche prestazioni occasionali di cui necessita. Con esso, in particolare, possono essere retribuiti i lavoratori saltuari, che non hanno partita IVA e non esercitano un lavoro autonomo professionalmente. Parliamo quindi di pensionati che intendono arrotondare l’assegno previdenziale, studenti che vogliono mantenersi parzialmente gli studi, disoccupati o casalinghe che cercano di contribuire economicamente come possono al reddito della propria famiglia. I “lavoretti” retribuibili tramite il libretto famiglia sono ben precisati, e vanno dall’aiuto compiti per i figli – le classiche ripetizioni -, all’aiuto in casa per la pulizia e la manutenzione della stessa, al baby-sitting e all’assistenza agli anziani.
Per capire meglio come funziona il Libretto famiglia, è utile conoscere i limiti economici che lo contraddistinguono, sia lato fruitori sia lato prestatori d’opera. Lato fruitori, va precisato che esiste un limite annuo di spesa pari a 10.000 € per ogni singolo componente della famiglia, con un sotto-limite di 2.500 € per singolo prestatore d’opera. Viceversa, ogni prestatore d’opera non può superare la soglia di 5.000 € per ogni nucleo familiare, con il sotto-limite di 2.500 € per ogni membro del nucleo.
Chi può essere pagato tramite il Libretto famiglia
Non tutti i prestatori d’opera sono remunerabili tramite Libretto famiglia. Le categorie interessate sono:
- pensionati di vecchiaia o di invalidità;
- studenti con età inferiore ai 25 anni;
- disoccupati;
- percettori di prestazioni integrative al reddito.
Il Libretto è composto di più titoli di pagamento, il cui valore nominale è pari, per ciascuno, a 10 €. Di questi, 8 € rappresentano il compenso netto del lavoratore. Il resto, 2 €, è suddiviso tra Gestione Separata INPS, INAIL e oneri gestionali.
Come richiedere il Libretto famiglia
Coloro che intendono usufruire del Libretto famiglia, siano essi prestatori d’opera o utilizzatori, hanno la necessità di iscriversi, registrandosi presso la apposita piattaforma online. Si tratta di un Area tematica alla quale è possibile accedere solo utilizzando le classiche credenziali digitali: SPID, CIE o CNS. In alternativa, ci si può sempre rivolgere ai patronati, agli intermediari accreditati o al contact center dedicato.
Terminata la prestazione occasionale, l’utilizzatore ha tempo sino al terzo giorno del mese successivo alla data del “lavoretto” per comunicare all’INPS i dati del prestatore d’opera, il compenso pattuito ed altri dati utili per la definizione della pratica. Il lavoratore, a quel punto, verrà raggiunto da una notifica via mail o SMS. L’erogazione del compenso verrà effettuata direttamente dall’INPS entro il 15 del mese successivo alla data della prestazione svolta.