Ottobre 12, 2024

tutte le operazioni possibili sul contratto di Assicurazione Vita

Tutto quello che devi sapere su pegni, cessioni e prestiti

  • Pegno. In questo caso il Contratto diviene garanzia di un impegno finanziario del Contraente. Ad esempio, in caso di prestito, l’Istituto Bancario potrebbe chiedere che la polizza venga posta a garanzia del finanziamento. Se il Contraente viene meno ai suoi impegni, la Banca potrà riscattare la polizza ed entrare in possesso delle somme dovute. In questi casi in effetti l’Istituto Bancario prima di concedere il finanziamento richiede al cliente un prospetto di Riscatto e in base al valore che ne deriva stabilisce la somma da concedere in prestito.
  • Cessione. L’Assicurazione sulla Vita viene ceduta ad altro Contraente. Per cui il Contraente originario trasferisce di fatto tutti i diritti e gli oneri del contratto ad un altro soggetto.
  • Vincolo. Come per l’Assicurazione Incendio, anche l’Assicurazione sulla Vita può essere vincolata ad un Istituto Bancario. In caso di Mutuo, ad esempio, la Banca potrebbe chiederci di vincolare una polizza Caso Morte a suo favore. Ciò significa che in caso di decesso, la Banca sarebbe privilegiata rispetto al Beneficiario stabilito contrattualmente nell’ottenimento della prestazione garantita. Se il mutuo ha durata trentennale, in mancanza di altre garanzie e in caso di morte del mutuatario che avvenga per ipotesi al quindicesimo anno, la Banca entrerebbe immediatamente in possesso della restante somma dovuta.
  • Prestito. Questa operazione potrebbe sembrare paradossale. Effettivamente chiederemmo alla Compagnia di Assicurazione, durante il corso del contratto, di prestarci una somma corrispondente a una parte o al totale dei premi versati sino a quel momento. Nelle Assicurazioni Vita Rivalutabili e Miste questa è un’ottima alternativa al Riscatto che potrebbe farci perdere parte del capitale. Con l’operazione di Prestito infatti manteniamo in vita il Contratto sino alla scadenza naturale ma riusciamo ad entrare in possesso della somma di denaro (che sarebbe vincolata per altri anni) immediatamente e senza modificare le condizioni o penalizzare le prestazioni stabilite al momento della stipula. In un momento di difficoltà economica potremmo optare per questa scelta. La Compagnia richiederà il pagamento di interessi solitamente molto agevolati sulla somma “anticipata” in quanto continuerà a tenere il vita la Polizza alle medesime condizioni. E’ possibile restituire il capitale “prestato” in qualsiasi momento. Se ciò non avvenisse, giunti alla scadenza del contratto, la Compagnia liquiderà la prestazione deducendo l’importo del prestito comprensivo degli interessi non corrisposti. Il Prestito è possibile soltanto se il contratto di Assicurazione sulla Vita ha durata uguale o superiore a 5 anni, se sono state versate regolarmente almeno le prime 3 annualità di premio e se il Contraente è in regola con i pagamenti.

E’ importante ricordare che tali operazioni sono valide soltanto nel caso in cui esista apposita annotazione sull’originale di polizza o specifica appendice e che in caso di Pegno o Vincolo, l’operazione di Riscatto è possibile soltanto con il benestare del creditore delle somme.