Si è fatto e si fa un gran parlare, ultimamente, della cosiddetta “alternanza scuola-lavoro“. Molto spesso questa modalità formativa è comparsa nella cronaca per i suoi meno piacevoli, se non addirittura pessimi, aspetti. Ciò che però è poco noto è che l’alternanza tra scuola e lavoro è soltanto uno dei possibili strumenti con cui si attua il sistema duale. Spiegare che cosa sia la formazione duale è il compito che ci diamo in questo breve articolo.
Cosa è il sistema duale
Gli studenti delle scuole superiori sono i destinatari di questa particolare modalità di apprendimento. Essa viene definita “duale” perché combina, per l’appunto, due aspetti distinti: l’istruzione/formazione in aula e l’istruzione/formazione pratica, molto spesso all’interno di una azienda.
Uno dei principali obiettivi della formazione duale è quello di consentire ai giovani di ridurre i tempi di adattamento ai contesti lavorativi. Sappiamo infatti come sia difficile per un giovane adulto – una volta fuori dalla scuola – orientarsi nel mondo del lavoro, sia in relazione alla mera ricerca di esso sia anche rispetto alla semplice modalità di approccio ad un contesto aziendale, del tutto nuovo per lui.
Germania, il Duales Studium
L’idea originale dell’apprendimento duale si sviluppa in terra tedesca, con il Duales Studium. Qui il sistema è un po’ diverso da quello italiano. Esistono infatti tre tipologie di studio duale:
- Berufsintegrierend, dedicato prevalentemente a chi a già una esperienza lavorativa pluriennale, vi si accede anche senza diploma ed ha come obiettivo la specializzazione professionale;
- Praxisintegrierend, attivabile dopo il diploma, punta all’esperienza pratica in azienda;
- Ausbildungsintegrierend, affianca alla formazione universitaria una formazione professionale.
Il modello italiano
Anche il nostro sistema prevede tre strumenti formativi duali. Essi sono:
- l’alternanza rafforzata;
- l’impresa formativa simulata;
- l’apprendistato di primo livello.
L’alternanza scuola-lavoro rafforzata
Il modello dell’alternanza rafforzata prevede una attività pratica in contesti aziendali di almeno 400 ore complessive. Essa è obbligatoria per tutte le tipologie di scuola superiore, dai professionali ai licei.
L’impresa formativa simulata
In alternativa all’alternanza rafforzata c’è la possibilità di sviluppare, da parte degli studenti – in maniera virtuale – una vera e propria azienda. Affiancati da una impresa reale nel ruolo di tutor, i ragazzi – nel ruolo di imprenditori – simulano le vicissitudini della propria attività imprenditoriale nel mercato, apprendendo direttamente, con la prassi, le competenze un domani spendibili nel mondo del lavoro.
L’apprendistato di primo livello
I giovani – tra i 15 ed i 25 anni – iscritti ad una scuola superiore, possono infine usufruire di un particolare contratto di lavoro, ad essi dedicato: l’apprendistato di primo livello. Il contratto ha una durata minima di sei mesi ed una massima di tre/quattro anni. L’obiettivo dell’apprendistato ha una esplicita finalità formativa, ossia l’ottenimento del titolo di studio.
La stessa tipologia contrattuale può interessare anche i già diplomati. In tal caso, si parla di apprendistato per il certificato di specializzazione tecnica superiore.
Vantaggi per le imprese
Val la pena di sottolineare che la formazione duale consente alle imprese partecipanti alcune importanti agevolazioni: abbattimento delle aliquote contributive e fiscali, retribuzioni calmierate e interessanti incentivi economici per ogni studente ospitato.