Mandare i propri figli all’università ha un costo talvolta molto elevato. Non tutte le famiglie italiane, soprattutto in un periodo come questo, dove le difficoltà economiche sono diventate realtà tangibile per molti, sono in grado di sostenere tutte le spese necessarie per poter mantenere i cinque – quando bastano – anni di studi. Nonostante l’Art.34 della nostra Costituzione affermi solennemente che “[i] capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi“, non sempre è facile trovare le vie giuste per poter accedere ai bonus e alle agevolazioni disposti a tal proposito dalle nostre istituzioni.
Per questo motivo abbiamo ritenuto utile provare a riassumere qui, in questo breve articolo i due principali bonus studenti universitari disponibili per il 2024.
Bonus studenti universitari (no tax area)
Il primo e più importante bonus studenti universitari da censire è erogato direttamente dal MIUR – oggi Ministero dell’Istruzione e del Merito – ed è consultabile sulla piattaforma online DSU (Diritto allo Studio Universitario). Si tratta di un abbattimento delle tasse di iscrizione universitarie per chi possiede un ISEE con un valore inferiore ad una certa soglia.
Per ottenere i vantaggi previsti, è necessario possedere un ISEE con l’ISPE (Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente) validato. Ricordiamo infatti che per accedere alle agevolazioni e i bonus universitari non basta l’ISEE ordinario base, ma va richiesta l’attestazione per prestazioni agevolate per il diritto allo studio universitario.
Se il valore ISEE è inferiore ai 13.000 €, tutti gli atenei italiani riconosceranno allo studente l’azzeramento delle tasse universitarie. L’iscrizione è invece agevolata, con riduzione delle tasse, se l’ISEE è compreso tra i 13.000 € e i 30.000 €. Più nel dettaglio, la tassa d’iscrizione sarà al massimo pari, in questi casi, al 7% della differenza tra il valore ISEE dichiarato e la soglia dei 13.000 €. Ad esempio, con un valore pari a 20.000 €, l’iscrizione universitaria ammonterà al 7% di 7.000 € (differenza tra 20.000 € e 13.000 €), ossia 490 € annui.
Se per il primo anno l’agevolazione è ottenibile solo col requisito economico, a partire dal secondo anno subentra anche un criterio valutativo di merito. Ciò significa che lo studente beneficiario dell’agevolazione non può andare fuori corso e deve conseguire: entro il 10 agosto del secondo anno, almeno 10 crediti formativi (CFU); entro il 10 agosto degli altri anni, almeno 25 CFU.
Borse di studio regionali
Tutte le regioni italiane erogano inoltre borse di studio che consentono anche l’esonero dalle tasse universitarie. Inoltre, se si è studenti fuori sede, è contemplata la possibilità di ottenere un posto letto nelle residenze universitarie.
Anche in questo caso, il solo criterio economico – ISEE ed ISPE al di sotto di una certa soglia – vale esclusivamente per il primo anno; per gli anni successivi entra i gioco anche il merito, con il requisito della maturazione di un certo numero di CFU entro il 10 agosto.
Ogni borsa di studio ha importi diversi, pertanto è opportuno informarsi direttamente dall’ente erogatore. Vale però in genere la regola che il sussidio prevede aumenti nel caso degli studenti pendolari o fuori sede.