Con questa rubrica ogni mese cerchiamo di raccontare quello che succede nel mondo assicurativo, selezionando notizie rilevanti per i lettori e consumatori. Alcune di queste novità, di volta in volta, saranno oggetto di approfondimenti specifici, se ritenute di particolare interesse per chi ci legge.
Strategie d’impresa
Crédit Agricole e la polizza multi-PIR
Si chiama Multi PIR Private il nuovo prodotto di investimento PIR-compliant proposto da Crédit Agricole Vita. Si tratta di una soluzione multiramo a premio unico con versamenti aggiuntivi liberi che investe per il 10% in gestione separata e per il restante 90% in uno o più fondi PIR: la scelta è ampia, visto che parliamo di ben otto distinti fondi PIR da poter scegliere. Ricordiamo che la normativa prevede – per i Piani Individuali di Risparmio – l’esenzione dalla tassazione sui redditi da capitale sui premi detenuti per almeno cinque anni.
RBM Salute controllata da Intesa San Paolo Vita
Intesa Sanpaolo Vita possiede oggi il 50% più una azione di RBM assicurazione salute e intende acquisire la totalità del capitale azionario della compagnia specializzata nel ramo malattia entro la fine del 2029. L’idea è di rafforzare la presenza del Gruppo Intesa San Paolo nel comparto salute, lavorando sia con i tradizionali clienti RBM – ovvero fondi sanitari, aziende ed enti pubblici – sia con la tipica clientela retail dell’istituto bancario.
Normativa
Fondi pensione sequestrabili per reati fiscali
Con la sentenza n.13660 della Terza sezione penale della Corte di Cassazione, depositata lo scorso 6 maggio 2020, viene ammessa la sequestrabilità delle somme giacenti presso un fondo pensione assicurativo, in virtù del fatto che l’aderente al fondo risulta indagato per reati tributari. In presenza, pertanto, di tali presunti reati, i giudici di Cassazione prevedono la sospensione dell’Art.545 del Codice di Procedura Civile, che pone severi limiti alla pignorabilità delle somme da chiunque dovute a titolo di pensione e dell’Art.1923 del Codice Civile, nel quale si sostiene che “[l]e somme dovute dall’assicuratore al contraente o al beneficiario non possono essere sottoposte ad azione esecutiva o cautelare”. Ciò avviene – sostiene la Corte – poiché tali strumenti finanziari costituiscono una categoria assimilabile alle assicurazioni sulla vita e pertanto le somme in essi versate sono soggette alla ordinaria disciplina penalistica in materia di sequestro preventivo dei crediti finalizzato alla successiva confisca.
È l’ora dei PIR 4.0
Il Decreto Rilancio (DL n.34 del 19/05/2020) introduce i cosiddetti “nuovi PIR”, piani individuali di risparmio che andranno ad affiancare i PIR 3.0 di cui abbiamo già parlato altrove. Da giugno sarà quindi possibile sottoscrivere sia un PIR tradizionale sia un nuovo PIR, dall’orizzonte temporale d’investimento più lungo e dalla maggiore illiquidità. I nuovi prodotti presentano soglie di investimento quintuplicate rispetto ai vecchi strumenti: €150.000 per anno sino a un limite complessivo di €1.500.000. La detassazione sulle eventuali plusvalenze maturate sarà applicata solo al mantenimento dell’investimento per almeno cinque anni. Approfondiremo i PIR 4.0 in un articolo dedicato.
Detrazione al 90% per le polizze catastrofali
Ulteriore novità presente nel Decreto Rilancio è la possibilità di detrarre al 90% il costo della copertura assicurativa anti-calamità per la propria abitazione. Si tratta di un effetto collegato al cosiddetto “Sismabonus”, ovvero la detrazione al 110% per le spese di ristrutturazione finalizzate alla riduzione del rischio sismico: se si decide di cedere il credito corrispondente alla detrazione a favore di un’impresa di assicurazione – con la contestuale stipula di una polizza anti-calamità – la detrazione del premio assicurativo sale dal tradizionale 19% al 90%.