Una delle domande più frequenti che si pongono gli scettici della mobilità green è la seguente: “Va bene l’auto ecologica, ma come faccio a ricaricare il mio veicolo comodamente e quando voglio se le colonnine di ricarica scarseggiano un po’ ovunque?” Oggi finalmente questo non è più un grosso problema, grazie al bonus colonnine domestiche 2024. Scopriamo di seguito in che cosa esso consiste.
Presentare la domanda per il bonus colonnine domestiche 2024
Per tutti coloro che, dallo scorso 1 gennaio, hanno installato o installeranno, a casa propria o nella propria area condominiale, le colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, è possibile, ormai dall’8 luglio, presentare la domanda per ottenere il bonus colonnine domestiche 2024.
A gestire tutta la procedura è la piattaforma online di Invitalia, nella quale è possibile accedere ad una propria area personale tramite le consuete identità digitali: SPID, CIE o CNS. E’ solo esclusivamente tramite questa modalità che la domanda può essere presentata.
A corredo della richiesta, è necessario che il beneficiario alleghi le fatture elettroniche di spesa relative all’acquisto e all’installazione delle colonnine, nonché gli estratti conto bancari da cui si evinca il pagamento. Quest’ultimo deve essere ovviamente tracciabile: sono ammessi solo bonifici bancari/SEPA Credit Transfer o carte di credito/debito. Inoltre, la documentazione va integrata sia con una relazione finale relativa all’investimento e alle spese sostenute, sia con la certificazione di conformità che l’installatore è obbligato a rilasciare. Per i condomini, in aggiunta a quanto detto, la pratica deve includere anche copia della delibera assembleare di autorizzazione dei lavori sulle parti comuni.
Se la domanda viene accettata, entro 90 giorni dal termine di presentazione delle richieste il contributo viene concesso e, successivamente, erogato. E’ importante sapere che le richieste sono ammesse all’incentivo in base all’ordine cronologico di arrivo.
Chi può richiedere il bonus colonnine domestiche 2024
I soggetti beneficiari del bonus sono o le persone fisiche residenti in Italia o i condomini. Questi ultimi possono usufruire dell’agevolazione solo nel caso in cui le colonnine siano installate nelle parti di uso comune. In entrambi i casi, le colonnine non possono assolutamente essere accessibili al pubblico.
Rimangono fuori dal bonus, pertanto, tutti i soggetti giuridici – ditte individuali e società – e la pubblica amministrazione, per i quali saranno attivate altre agevolazioni nell’ambito del PNRR.
A quanto ammonta l’incentivo
L’agevolazione prevista per il bonus colonnine domestiche 2024 è pari all’80% della spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione, con un limite massimo concedibile, differenziato per persone fisiche e condomini. Gli utenti privati hanno infatti un tetto di spesa pari a 1.500 €, che divengono ben 8.000 € per i fabbricati condominiali.
Per sapere con esattezza quali siano le spese effettivamente incentivate, rimandiamo alla FAQ 15 presente sul sito dedicato da Invitalia al bonus colonnine domestiche, la quale recita: “Il contributo è previsto per l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica, ivi comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio; spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi; costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo POD (point of delivery).“