Novembre 11, 2024
Osservatorio Edufin Index

Ottobre è, da qualche anno, il Mese dell’Educazione Finanziaria. Come recita il sito governativo dedicato all’evento, in questo periodo vengono promossi “[…] iniziative ed eventi, gratuiti e di qualità, senza fini commerciali, per accrescere le conoscenze di base sui temi assicurativi, previdenziali e di gestione e programmazione delle risorse finanziarie personali e familiari.” In questo contesto lo scorso 27 ottobre si è tenuta la prima edizione dell’osservatorio Edufin Index, dedicato alla consapevolezza e ai comportamenti finanziari e assicurativi degli italiani. Ma scopriamo qualcosa di più.

Cosa è l’Edufin Index

L’Edufin Index è un progetto realizzato da Alleanza Assicurazioni, storica compagnia del gruppo Generali, tramite la propria Fondazione Mario Gasbarri. Per la parte scientifica l’Index si è avvalso del contributo della scuola di management più blasonata d’Italia: SDA Bocconi.
La specificità dell’Osservatorio su consapevolezza e comportamenti finanziari e assicurativi degli italiani, rispetto ad altre iniziative di periodo, è duplice:

  • si cerca innanzitutto di mettere in relazione le conoscenze con i comportamenti finanziari degli italiani;
  • si introduce, per la prima volta, una attenta disamina dei comportamenti finanziari dei “nuovi italiani” (filippini, sudamericani e rumeni).

La cultura finanziaria degli italiani

Cosa emerge da questo primo osservatorio? Che la cultura finanziaria degli italiani deve essere sicuramente rafforzata. “Edufin Index” è infatti un lemma sintetico che rimanda all’idea di un “indice di educazione finanziaria”. Secondo tale indice, che misura il livello di cultura e competenza finanziaria, gli italiani non raggiungono neanche la sufficienza. Le interviste fatte sul campione di connazionali hanno infatti registrato un punteggio medio di 55 punti su 100 totali, al di sotto quindi dei 60 punti, la soglia della sufficienza.

Awareness e Behavioral Index

In realtà gli aspetti che compongono l’indice sono due. Come dicevamo inizialmente, ciò che si è inteso fare è correlare la cultura finanziaria con il comportamento finanziario. Ecco che il valore di 55 punti dell’Edufin Index emerge quale sintesi media di due indici distinti: l’Awareness Index, che registra le conoscenze in senso stretto e il Behavioural Index, relativo invece ai comportamenti finanziari. Se osserviamo gli indici Awareness e Behavioral, non possiamo non notare in realtà che gli italiani si comportano un po’ meglio di quanto sanno (51 punti il primo e 58 il secondo).
Ciò significa che il livello di prudenza e di attenzione è alto nel momento delle scelte di investimento, nonostante alla base vi sia una scarsa cultura finanziaria.

Esistono in particolare delle sottocategorie di risparmiatori la cui educazione finanziaria è considerata molto fragile: l’Index di casalinghi/e, inoccupati/e e studenti/esse ha ad esempio un range tra il 48% e il 51%. Particolare attenzione va posta sui cosiddetti “nuovi italiani” (cittadini filippini, sudamericani e rumeni residenti in Italia), il cui risultato è il più basso di tutti: 46/100.

La percezione del rischio

Altro tema “caldo” è quello relativo al rapporto fra rischio finanziario reale e rischio percepito. Quanta oggettività hanno gli investitori del nostro paese nella valutazione dei rischi? Ciò che emerge, anche in questo caso, è una decisamente scarsa capacità di giudizio. L’Index relativo ci da infatti un 47/100.

Il ruolo degli intermediari

Addentrandosi nei dettagli, viene rilevato un ruolo importante degli intermediari finanziari nelle scelte di risparmio dei nostri connazionali. Alla scarsa educazione economico-finanziaria si sopperisce infatti tramite il consulente bancario o assicurativo (così è per l’80% del campione).