Novembre 21, 2024
colonne di auto

Nel suo report annuale L’Assicurazione italiana 2018-2019, l’ANIA fornisce un quadro decisamente esauriente sui vari settori del mercato assicurativo del nostro paese. Questo ci offre la possibilità di riportare alcune informazioni utili agli assicurati su vari ambiti del mondo delle polizze. Iniziamo con il mercato della Responsabilità Civile Auto.

I premi RCA

Una parte rilevante del report è – ovviamente – dedicata al mondo dell’RCA. Il primo dato su cui val la pena soffermarsi è generale ma offre un primo spunto di riflessione: i premi contabilizzati dalle compagnie assicurative italiane in ambito RCA nel 2018 sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente (+0,1%). Un dato infatti in controtendenza rispetto all’andamento dei premi dal 2012 al 2017, che ha visto una loro sensibile progressiva riduzione di circa un 4/5% all’anno. A quanto pare questa mancata riduzione è dovuta solo in parte da una variazione negativa dei premi medi, poiché si è verificato un lieve incremento del parco macchine assicurato (+0,9%).

I sinistri RCA

Altro dato generale di un certo interesse è il costo dei sinistri di competenza 2018, ovvero la somma degli importi pagati e riservati per i sinistri accaduti nell’anno. Questa voce è calata dal 2017 dell’1,4%, contribuendo, assieme alla stabilità del valore dei premi contabilizzati, a migliorare il rapporto del costo sinistri a premi, che decresce dell’1,1% rispetto al 2017.

In sintesi, ciò che emerge è il fatto che in media l’assicurato italiano RCA ha pagato nel 2018 più o meno quanto aveva pagato nel 2017, facendo però un po’ meno sinistri.

Garanzie incendio, furto e collisione: una breve panoramica

Il ramo “corpi veicoli terrestri”, che racchiude in sé tutte quelle garanzie a tutela dei veicoli circolanti (incendio, furto, collisione parziale o totale, ecc.) ha visto nel 2018 una crescita dei premi contabilizzati del +5,9% rispetto al 2017. Ciò è dovuto essenzialmente ad un aumento delle nuove immatricolazioni, in costante crescita negli ultimi cinque anni (+45%). Il costo dei sinistri di competenza 2018 è anch’esso cresciuto rispetto al 2017 (+3,4%), se pur meno dell’incremento del volume complessivo dei premi, generando così un rapporto del costo sinistri a premi in miglioramento rispetto a quello del precedente esercizio.


Il rapporto ANIA evidenzia come il furto degli autoveicoli – in costante decremento dal 2012 al 2017 – abbia subito un picco nel 2018, passando da 86.493 veicoli rubati nel 2017 a 91.264, quasi 5.000 veicoli in più. A titolo di curiosità statistica, ricordiamo che:

  • la regione più virtuosa – cioè quella con meno veicoli rubati sul totale circolante – risulta essere la Valle d’Aosta (incidenza furti d’auto su 1.000 autovetture circolanti: 0,10);
  • la regione meno virtuosa – cioè quella con più veicoli rubati sul totale circolante – risulta essere la Puglia (incidenza furti d’auto su 1.000 autovetture circolanti: 6,64).

Fatto 100 il numero delle auto assicurate per la Responsabilità Civile, 30 risultano anche assicurate per incendio e furto. Il dato però non è omogeneo a livello territoriale: se al Nord, in Lombardia, quasi una vettura su due è assicurata anche per incendio e furto, al Sud, in Campania, soltanto poco più del 15% delle RCA in vigore vede abbinate anche tali garanzie.

Danni alla persona

Sui 10,6 miliardi di euro pagati per i sinistri nel 2018, solamente il 37% (circa 4 miliardi di euro) ha coperto i costi dei ricambi e manodopera per le riparazioni dei veicoli. La parte preponderante, oltre 6 miliardi e mezzo di euro, sono serviti a risarcire danni fisici, a cose e persone. La voce che certamente pesa di più è quella relativa a risarcimenti per morte o invalidità permanente superiore ai nove punti: sono ben 4,6 miliardi di euro – il 42,9% del totale – sborsati dalle compagnie assicurative nel corso del 2018. Fortunatamente, su 100 sinistri, soltanto 16 circa hanno avuto come conseguenza risarcimenti alle persone.