Ottobre 12, 2024

Continuiamo la nostra carrellata sugli enti previdenziali professionali aderenti all’ADEPP. Dopo esserci occupati prima delle casse di notai, avvocati, ingegneri e architetti, poi di quelle relative ai commercialisti, veterinari e consulenti del lavoro, affrontiamo adesso gli enti e le tematiche previdenziali/assistenziali di farmacisti e psicologi.

L’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Farmacisti

L’ENPAF è l’ente – fondazione di diritto privato dal 2000 – che eroga pensioni, prestazioni assistenziali e indennità di maternità a tutti gli iscritti all’Ordine dei farmacisti, i quali sono automaticamente iscritti alla cassa. Il contributo previdenziale è dovuto da tutti gli iscritti ed è stabilito in cifra fissa. Tale contributo soggettivo può essere però ridotto (del 33,33%, del 50% o dell’85% a seconda dei casi) per alcune categorie di iscritti, ovvero:

  • per coloro che esercitano attività professionale che li renda soggetti ad altra forma previdenziale obbligatoria;
  • per coloro che risultano in stato di disoccupazione involontaria;
  • per coloro che non esercitano attività professionale;
  • per coloro che sono già pensionati ENPAF (di vecchiaia, anzianità o invalidità) e non esercitano attività professionale;
  • per coloro che sono già pensionati non ENPAF e non esercitano attività professionale.

Va da sé che la contribuzione ridotta darà luogo ad una prestazione previdenziale ridotta. Per gli iscritti dal 2004 è anche possibile optare – se presenti alcuni specifici requisiti, quali l’esercizio di attività professionale che prevede l’iscrizione ad altra forma previdenziale obbligatoria o lo stato di disoccupazione involontaria – ad un contributo di solidarietà alternativo alla contribuzione soggettiva. Va però evidenziato che il contributo di solidarietà non consente di maturare il diritto alla pensione di vecchiaia, di anzianità o di invalidità. È inoltre possibile per l’iscritto effettuare versamenti contributivi doppi o tripli rispetto alla contribuzione soggettiva base. Ciò consente di ottenere un coefficiente di pensione doppio (o triplo) più uno speciale incremento bonus (rispettivamente del 10% e del 15%). Per il 2019 il contributo soggettivo intero è pari ad €4.559,00 e comprende €28,00 di contributo assistenziale più €13,00 di contributo di maternità.

Le pensioni dirette erogate dall’ENPAF sono quelle di vecchiaia e di invalidità. Sono previste pensioni ai superstiti, le quali possono essere di reversibilità o indirette. Tra le prestazioni assistenziali segnaliamo l’assistenza continuativa, sotto forma di sussidio economico mensile, per farmacisti over 65 o con figli di età non inferiore a 21 anni con grave disabilità, in entrambi i casi quando vengono rispettati determinati parametri reddituali. Vi è poi la possibilità di accedere – sempre rispettando determinati parametri reddituali – ad una forma di assistenza straordinaria (una tantum) per i seguenti casi:

  • figli di età inferiore ai 21 anni con grave disabilità;
  • spese medico-sanitarie;
  • spese funerarie;
  • spese per case di riposo;
  • spese per nidi e scuole d’infanzia.
  • grave difficoltà economica;
  • disoccupazione;
  • misure di conciliazione vita-lavoro.

La pensione di vecchiaia per i farmacisti scatta al sessantottesimo anno di età, con almeno 30 anni di iscrizione e contribuzione effettive e almeno 20 anni di attività professionale. È possibile procrastinare la quiescenza da uno a dieci anni, consentendo così all’iscritto di incrementare corrispondentemente l’importo dell’assegno previdenziale.

L’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi

L’ENPAP è l’ente previdenziale e assistenziale degli psicologi che esercitano la propria attività come liberi professionisti. L’iscrizione è obbligatoria se si è iscritti all’Albo degli psicologi e si è ricevuto un compenso per prestazione professionale, anche di natura occasionale (si hanno 90 giorni di tempo dal primo incasso per iscriversi). Tre sono i contributi da versare:

  • un contributo soggettivo, pari al 10% del reddito netto, con un minimo di €780,00 annuo. Tale percentuale può essere aumentata, di anno in anno, di unità di punto, sino al massimo del 20%, al fine di incrementare la propria prestazione previdenziale.
  • un contributo integrativo, pari al 2% del corrispettivo lordo;
  • un contributo di maternità, in cifra fissa.

L’ENPAP eroga ai propri iscritti prestazioni previdenziali di vecchiaia e di invalidità, oltre ai trattamenti di reversibilità ai superstiti. Tra le prestazioni assistenziali erogate ricordiamo:

  • l’indennità di maternità;
  • una diaria per malattia o infortunio;
  • sussidi per spese funerarie;
  • sussidi per anziani non autosufficienti o per inabilità temporanee o permanenti;
  • assistenza sanitaria integrativa (grandi interventi chirurgici e gravi eventi morbosi e pacchetto maternità);
  • contributo di genitorialità.

La pensione di vecchiaia per gli psicologi scatta a 65 anni di età ed è calcolata con metodo contributivo a capitalizzazione. È possibile continuare a svolgere la professione dopo il pensionamento proseguendo a versare i contributi. Così facendo, si genera un supplemento di pensione di vecchiaia che viene liquidato ogni due anni ad incremento dell’assegno previdenziale.