Dicembre 12, 2024

“Ma l’assicurazione famiglia cosa copre?” Oppure: “quant’è il costo?”, “l’assicurazione casa scoppio e incendio conviene?” Queste sono alcune delle domande che – legittimamente – vengono fatte dai clienti ai professionisti della vendita assicurativa. Prevalentemente ci preoccupiamo più del costo della copertura, o della sua ampiezza piuttosto che del modo in cui è possibile attivare il contratto a seguito di sinistro, per ottenere un risarcimento. Cerchiamo di approfondire quest’ultimo tema in relazione alla polizza per la propria abitazione.

La polizza casa: struttura del contratto

Per affrontare il tema dei sinistri relativi ad un contratto sulla propria casa, è opportuno comprendere bene come quest’ultimo sia strutturato. Le sezioni nelle quali è suddiviso un contratto tipo sono variabili da compagnia a compagnia. Possiamo però individuarne sei, più o meno sempre presenti. Esse sono, semplificando:

  • la sezione incendio, che riguarda i danni da incendio, scoppio, acqua, eventi atmosferici o sociopolitici, ecc. al fabbricato e agli effetti domestici. In questa sezione è inclusa anche la garanzia ricorso terzi, ossia la copertura per i danni da incendio (in senso stretto) causati alle cose di terzi;
  • la sezione furto, della quale abbiamo detto qualcosa qui;
  • la sezione responsabilità civile, generalmente suddivisa in R.C. della proprietà (o fabbricato) e R.C. della famiglia. Abbiamo trattato la prima qui e la seconda qua;
  • la sezione tutela legale, relativa ai contenziosi legali a partire dalla conduzione dell’abitazione;
  • la sezione infortuni domestici;
  • la sezione assistenza.

Occupiamoci quindi dei sinistri in relazione alle prime tre sezioni elencate: incendio, furto e responsabilità civile.

I sinistri da incendio

Quando un sinistro occorso alla mia abitazione interessa la sezione incendio? Ad esempio, se l’appartamento va a fuoco per un corto circuito; se vi si verifica un esplosione; se è interessato da una fuoriuscita di acqua condotta; oppure quando gli infissi, ad esempio, sono danneggiati da un pesante evento atmosferico; o se gli stessi sono stati rovinati a seguito di effrazione da parte di ladri. Nel caso in cui – a seguito di incendio, scoppio o esplosione – siano le cose di terzi ad aver subito danni materiali, allora scatta la copertura “ricorso terzi”. In tutti i casi elencati si deve procedere nello stesso modo: contattare tempestivamente per scritto il proprio assicuratore e dettagliare con precisione l’accaduto. Abbiamo già considerato in un precedente articolo la questione di come denunciare un sinistro e ad esso rimandiamo per ulteriori dettagli.

Quantificazione del danno e risarcimento

Generalmente la quantificazione del danno è un compito che spetta ad un perito – designato dalla compagnia di assicurazione – il quale valuta il sinistro in loco o tramite gli atti a lui consegnati e propone – a chiusura della pratica – una cifra risarcitoria o un rifiuto motivato al risarcimento. L’assicurato ha quindi facoltà di accettare o di rifiutare la somma proposta. In quest’ultimo caso l’assicurato può intraprendere un’azione per l’ottenimento di un risarcimento congruo, meglio se coadiuvato da un legale professionista.

I sinistri da furto

Il sinistro che interessa la sezione furto è – ovviamente – il furto di effetti domestici, valori o documenti presenti in casa. In molti casi però è presente un’estensione di garanzia che copre anche la rapina e lo scippo fuori dall’abitazione. Come abbiamo accennato altrove, è opportuno, in caso di polizza furto, conservare adeguata documentazione delle cose di valore che possediamo, come ad esempio alcune fotografie o documenti di spesa. Al solito, è opportuno contattare per scritto il proprio assicuratore e dettagliare l’accaduto.

Primo rischio assoluto e valore dell’oggetto rubato

Ricordiamo che la garanzia furto è pressoché sempre prestata a primo rischio assoluto. Ciò significa che la compagnia liquida sino al valore assicurato definito in polizza, anche se il danno – ossia, in tal caso, il valore economico dei beni rubati – dovesse essere superiore. Il bene rubato viene generalmente risarcito considerando il suo valore al momento del furto, stimato in relazione alla qualità e vetustà dell’oggetto.

I sinistri da responsabilità civile

Abbiamo distinto la sezione R.C. in due sottosezioni: l’R.C. della proprietà e l’R.C. della famiglia. Un sinistro tipico coperto dal primo tipo di garanzia è il danno da acqua a terzi, causato da rottura di un tubo afferente alla nostra unità immobiliare. Un caso didascalico di sinistro da R.C. famiglia è – ad esempio – un incidente in bicicletta, del quale siamo responsabili. Anche in questi casi, una volta venuti a conoscenza del danno, va contattato l’assicuratore per scritto e dettagliato il più possibile l’accaduto. Osserviamo che generalmente, in conseguenza del danno arrecato a terzi, c’è anche una richiesta esplicita di risarcimento da parte del danneggiato. È infatti quest’ultimo il diretto beneficiario dell’indennizzo da parte della compagnia. Il perito incaricato dalla compagnia prenderà contatto con il sinistrato, verificherà l’entità del danno e proporrà a questi una cifra risarcitoria, fino a concorrenza delle somme indicate in polizza.