Polizza drone: come scegliere

assicurare un drone

Ormai la moda del drone ha preso decisamente piede. Ma questo hobby molto diffuso non è affatto privo di rischi. Cerchiamo di conoscere un po’ più da vicino la polizza drone, evidenziandone le caratteristiche tecniche, i costi e l’efficacia.

Assicurazione droni: quali rischi copre?

Cominciamo con il considerare lo spettro dei rischi coperti dalla polizza drone. Com’è comprensibile, stiamo parlando prevalentemente di rischi di responsabilità civile. Tale responsabilità può essere:

  • di tipo personale ed extracontrattuale, se l’uso del drone è legato ad un semplice hobby;
  • di tipo professionale e contrattuale se invece il drone è utilizzato per questioni di lavoro.

Inoltre, è possibile tutelarci dall’eventuale rottura del drone stesso, dovuta a caduta o – ad esempio, a folgorazione. O, perché no, anche dal furto.

I rischi coperti dalla polizza drone

Sia che si tratti di un drone acquistato per hobby, sia che lo si usi per lavoro, i rischi coperti sono sostanzialmente gli stessi. Il drone in volo cade e, sventuratamente, colpisce un veicolo ammaccandolo vistosamente. Il drone cade e, a causa dell’impatto con il suolo, va in mille pezzi. Il drone incidentalmente tocca i fili dell’alta tensione e si fulmina. Qualcuno fruga nel nostro zaino e ci ruba il velivolo. Di tutto questo stiamo parlando quando trattiamo il tema dell’assicurazione droni.

Polizza drone obbligatoria

L’Art.32 del Regolamento ENAC relativo ai mezzi aerei a pilotaggio remoto, ossia i droni o – in acronimo – SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto), recita: “Non è consentito condurre operazioni con un SAPR se non è stata stipulata e in corso di validità un’assicurazione concernente la responsabilità verso terzi adeguata allo scopo.” Ciò significa che l’assicurazione obbligatoria drone è quella RCT. Ad essere esclusi dalla copertura obbligatoria sono, ovviamente, i droni giocattolo.

Polizza drone: hobby o attività professionale?

Se il vostro drone è usato come passatempo, potreste già essere tutelati senza saperlo. Infatti la stragrande maggioranza delle coperture di responsabilità civile della famiglia tutela anche dai danni causati da apparecchi a pilotaggio remoto, purché siano utilizzato solo per svago. Pertanto, ai fini della copertura assicurativa obbligatoria, la classica RC del capofamiglia potrebbe essere già sufficiente. Diverso ovviamente è il discorso se l’uso di un SAPR non è connesso al proprio divertimento. In tal caso il professionista dovrà dotarsi di una polizza RC apposita, dedicata cioè alla sola tutela dai danni da drone o verificare se la propria polizza di responsabilità civile professionale possa essere ampliata con una appendice specifica.

Il prezzo dell’assicurazione droni

Se il singolo amatore vuol tutelarsi secondo gli obblighi di legge, il premio per una polizza RC capofamiglia che comprenda l’uso di droni gira attorno ai cento euro annui, per un massimale non inferiore ai 300.000 euro. Diverso è il caso di un professionista: il costo di una buona polizza dedicata – o di una appendice che estenda la copertura di RC professionale all’uso dei SAPR – sfiora, generalmente, i 500 euro,  per massimali comunque molto più alti, sino a tre milioni di euro.

Incendio, folgorazione e furto

In relazione alle tre garanzie accessorie del titolo, che possono essere racchiuse in una formula kasko, il premio varia a seconda del valore del SAPR. Possiamo considerare che – per un oggetto di valore medio – il costo di queste garanzie possa oscillare tra i 250 e i 500 euro.

Riccardo Cantini

Nato a Piombino (LI) nel 1969, vive a Firenze da circa trent’anni. Laureato in filosofia, è stato editor e product manager per diverse realtà editoriali fiorentine. Da oltre dieci anni svolge l’attività di consulente assicurativo. Si interessa in particolare di soluzioni assicurative per le PMI, di previdenza integrativa e di soluzioni d’investimento assicurativo.