Se hai una buona idea imprenditoriale, fuori dal coro e altamente tech, è bene che tu legga questo breve articolo. Perché qui parliamo delle startup innovative: agevolazioni su finanziamenti anche nel 2023. Scopriamo di seguito meglio di cosa si tratta.
Cosa è una startup innovativa
Innanzitutto chiariamo bene che cos’è una startup innovativa. Come ci informa il sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si tratta di un’impresa:
- nuova – anche da costituirsi – o costituita da non più di 5 anni (non è risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda);
- italiana oppure europea (in tal caso però deve avere una filiale in Italia);
- con un fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro;
- non quotata;
- che non distribuisce utili;
- con oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico;
- che possiede almeno uno dei tre seguenti requisiti:
- le spese in ricerca e sviluppo sono pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione;
- il personale impiegato è altamente qualificato (almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale);
- possiede almeno un brevetto o è titolare di un software registrato.
Smart & Start Italia: incentivi startup innovative
Le imprese innovative ad alto contenuto tecnologico possono usufruire di incentivi speciali ad esse dedicati. Lo strumento principe si chiama Smart & Start Italia. Vediamo a chi si rivolge, cosa finanzia e come parteciparvi.
A chi si rivolge Smart & Start Italia
Gli incentivi Smart & Start Italia sono rivolti non solo alle startup innovative, ma anche alle persone fisiche che intendono costituirne una. L’importante è che l’azienda venga costituita entro un mese dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
Startup innovative: agevolazioni di che tipo?
Le agevolazioni sono di tre tipi distinti:
- un finanziamento agevolato (zero interessi) sino all’80% delle spese ammissibili, che diviene il 90% in caso di:
- startup femminili;
- startup giovanili (under 35);
- startup con la presenza di almeno un giovane dottore di ricerca che lavori all’estero;
- un servizio di tutoraggio tecnico-gestionale per le startup che hanno meno di 12 mesi, del valore di 7.500 euro;
- la conversione di una quota del finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto per le startup destinatarie di investimenti da parte di terzi ovvero da soci persone fisiche.
Per le regioni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), è prevista una restituzione del finanziamento sino al 70% dell’importo finanziato e un valore dei servizi di tutoraggio pari a 15.000 euro.
Che cosa viene finanziato
Il piano di impresa finanziabile riguarda:
- l’acquisto di nuovi impianti, macchinari e attrezzature tecnologici/tecnico-scientifici;
- le spese relative a brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche;
- le spese di tutti i servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa: dalle consulenze specialistiche ai piani di marketing, alle collaborazioni con enti di ricerca;
- il costo del personale dipendente e dei collaboratori altamente qualificati (sostanzialmente: dottori di ricerca).
- nei limiti del 20%, la copertura delle esigenze di capitale circolante.
I progetti ammessi all’agevolazione devono avere un evidente contenuto tecnologico ed innovativo. In alternativa, deve trattarsi di progetti riguardanti la digital economy, l’AI (intelligenza artificiale), la blockchain o l’IOT (Internet of Things). Infine, possono essere ammessi progetti relativi a spin off accademici.
Come partecipare
Per richiedere le agevolazioni, o anche semplicemente per avere informazioni più dettagliate, si può visitare il sito dedicato di Invitalia o, in alternativa, il portale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.