Ottobre 30, 2024

Il contenzioso assicurativo, a breve, potrà trovare risoluzione tramite una nuova figura dedicata, alternativa a quelle proprie della giustizia ordinaria: parliamo dell’Arbitro per le controversie assicurative. Questo speciale organo di risoluzione dei conflitti tra consumatori e imprese di assicurazione è previsto da tempo. La normativa europea, con la Direttiva IDD sulla distribuzione assicurativa, ne aveva previsto l’istituzione già dal 2016. L’Italia ne recepì gli indirizzi già nel 2018, con il Dlgs 68. A quanto pare, i tempi sembrano maturi per una sua concreta implementazione.

Gli attuali organismi Adr (Alternative dispute resolution)

Già da qualche tempo nel nostro paese sono presenti altri due organismi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli tipici della giustizia ordinaria: l’Arbitro bancario finanziario (organismo della Banca d’Italia) e l‘Arbitro per le controversie finanziarie (CONSOB). Il punto è: implementare percorsi alternativi alla giustizia ordinaria per risolvere dispute che – altrimenti – confluirebbero nel già oberato alveo della giustizia ordinaria.

IL dato sui reclami ricevuti dalle imprese di assicurazione

A tal proposito l’IVASS ci fornisce alcuni dati sui reclami formali presentati dagli assicurati, contraenti o danneggiati alle compagnie assicurative nel corso del primo semestre 2020. Il totale complessivo dei reclami risulta pari a 47.048 denunce: il 44% di essi riguarda l’RCA, il 37% altri rami Danni e il 19% il ramo Vita. Si registra, rispetto al semestre dell’anno precedente, una flessione complessiva dei reclami del 5,3%. Affronteremo questo tema più in dettaglio in un prossimo articolo. Val però qui la pena sottolineare che – a fronte di questi dati sui reclami, il cui trend risulta in calo – pendono nelle aule dei tribunali centinaia di migliaia di casi di contenzioso assicurativo: in buona parte si tratta di reclami trasformatisi in azioni legali.

L’intervista al Segretario generale IVASS

Lo scorso ottobre Stefano De Polis, Segretario generale IVASS, ha rilasciato una interessante intervista sul tema dell’Arbitro per le controversie assicurative. A quanto De Polis riferisce, l’AAS (questo l’acronimo) “[…] darà la possibilità di risolvere in modo stragiudiziale le questioni, e questo andrà a vantaggio non solo delle persone fisiche ma anche delle imprese”.

Funzioni e struttura dell’AAS

Uno degli aspetti che potrebbero essere introdotti riguarda la possibilità che l’AAS stabilisca anche direttamente i risarcimenti ai danneggiati, se di modesta entità (soglia intorno ai €3.000,00 per l’RCA). In sostanza, una volta a regime l’Arbitro per le controversie assicurative, si stima di poter consentire al danneggiato una doppia via per la risoluzione del contenzioso: l’esposto all’IVASS o il ricorso all’AAS. In relazione a come sarà strutturato l’AAS, De Polis afferma: “All’inizio ci sarà un solo collegio, quello di Roma: gli arbitri saranno tutti esterni, professionisti di comprovata competenza. La segreteria tecnica di supporto dell’Arbitro sarà in IVASS e per questa attività abbiamo già selezionato 45 risorse. A capo della segreteria tecnica ci sarà Maria Luisa Cavina, già responsabile del Servizio tutela del consumatore. La procedura dei ricorsi sarà completamente digitalizzata.”

Il contenzioso sulle polizze vita

In relazione alle vertenze sui contratti vita, De Polis sottolinea come questi siano spesso caratterizzati dall’avere un profilo finanziario, nonché collocabili da operatori sul mercato diversi dall’agente o il broker assicurativo (banche e Poste Italiane in primis). Pertanto si rivela necessario far intervenire – per competenza – tutti e tre gli arbitri, inclusi quindi ABF (Arbitro bancario finanziario) e ACF (Arbitro per le controversie finanziarie). L’AAS, com’è ovvio, si occuperà dei contenziosi riguardanti i prodotti collocabili da agenti e broker.