Rosa ha 62 anni e vive a Napoli, in un appartamento al terzo piano di una palazzina tranquilla. Una vita semplice, scandita da piccole abitudini: il caffè al mattino, le chiacchiere con le vicine, il mercatino del sabato. Una pensionata come tante, con un occhio attento alle spese e la convinzione, radicata in anni di sacrifici, che sia meglio prevenire che curare.
“Una polizza casa? Perché no?“
Quando l’agente assicurativo propose a Rosa una polizza casa per appena 150 euro l’anno, la donna non ci pensò neanche poi tanto. “Una piccola spesa per stare tranquilla“, si disse, senza pensare a quanto quella scelta le avrebbe in seguito evitato un bel guaio.
Quel sabato pomeriggio da dimenticare
Un sabato pomeriggio come tanti, Rosa sentì bussare con insistenza alla porta. Era il vicino del piano di sotto, visibilmente agitato: “Signora, mi sta piovendo in casa! Ho una perdita dal soffitto proprio sotto al suo appartamento!“
Incredula, Rosa lo seguì per vedere di persona. Sul soffitto del vicino si stava già allargando una grossa macchia d’acqua. Tornata nel suo appartamento, non notò nulla di anomalo: nessun rubinetto aperto, nessuna perdita visibile. Ma poi, osservando meglio una delle stanze di casa, notò qualcosa che le fece gelare il sangue. Dalla base dell’armadio si intravedevano chiazze scure e segni evidenti di umidità. Appoggiando la mano sulla parete, si accorse che questa era fredda e gonfia. Avvicinandosi ancora di più, Rosa percepì persino l’odore acre di muffa che si era insinuato nel legno. Capì subito che dietro quell’armadio si stava consumando un disastro: la parete era completamente bagnata, l’intonaco ormai rovinato e persino il battiscopa iniziava a sollevarsi. Probabilmente anche l’armadio stesso, impregnato d’acqua, sarebbe stato da buttare via. Il guasto era silenzioso ma devastante.
La quantificazione del danno
Chiamato l’idraulico, la diagnosi fu chiara: una rottura accidentale di un tubo incassato dell’impianto privato di Rosa. La perdita andava avanti da giorni, forse settimane.
Il preventivo dei danni lasciò Rosa senza fiato: quasi 10.000 euro tra la riparazione del tubo, la sistemazione del soffitto e della tinteggiatura dell’appartamento del vicino, più gli interventi nel proprio appartamento per rimuovere l’umidità e rifare la parete dietro l’armadio.
“Con la mia pensione non avrei mai potuto affrontare una spesa simile“, racconta Rosa. “Per un momento ho sentito le gambe cedere.“
“La polizza casa!“
Ma poi, Rosa si ricordò della sua polizza casa. Chiamò la compagnia, con un filo di voce.
La risposta la lasciò di stucco: era tutto coperto. La polizza prevedeva sia la responsabilità civile per i danni causati al vicino, sia la copertura per i danni diretti da acqua al proprio appartamento. Una tutela completa, per la quale Rosa aveva sempre pagato con regolarità quei 150 euro all’anno, senza dargli troppo peso.
In pochi giorni venne fatto il sopralluogo, il perito confermò la causa accidentale e la compagnia liquidò rapidamente l’intero importo, al netto della piccola franchigia prevista.
“Non ci credevo“, dice Rosa. “Se non avessi avuto quella polizza, oggi sarei nei guai. Con 150 euro all’anno mi sono salvata da un disastro.“
Prevenire è risparmiare
Da allora, quando le sue amiche la ascoltano scettiche, Rosa lo ripete senza mezzi termini:
“Pensateci bene: vi sembrano soldi buttati, finché non vi succede. E quando vi succede, quei 150 euro diventano i migliori che abbiate mai speso.” E per una volta, davvero, la prudenza ha pagato.