Ottobre 12, 2024

Abbiamo esaminato in un articolo precedente l’andamento delle assicurazioni caso vita in Italia dal 2015 al 2020, riprendendo il bollettino IVASS L’attività assicurativa nei rami vita I e III (2015-2020), del 13 agosto scorso. Il tema che invece qui presentiamo è relativo alla gestione separata il significato del termine e l’analisi dell’andamento di mercato dal 2016 al 2020 prendendo spunto dal bollettino IVASS del 23 settembre scorso.

Gestione separata significato e caratteristiche

La gestione separata è un particolare fondo, non quotato sui mercati. In esse investono le soluzioni assicurative di risparmio e investimento di ramo I e ramo V. La restituzione del capitale versato è la garanzia finanziaria che contraddistingue questo tipo di contratti. Tali speciali fondi vengono disciplinati dal Regolamento ISVAP n. 38 del 3 giugno 2011. In estrema sintesi, essi sono composti prevalentemente da titoli di stato area Euro. Questi vengono contabilizzati a costo storico, ossia considerando il costo effettivamente sostenuto per l’acquisto, e non secondo l’attuale valore di mercato. Ciò consente di disinnescare la volatilità presente nei mercati obbligazionari. La redditività della gestione separata viene retrocessa al cliente finale in misura percentuale (in genere pari a circa l’80%).

Gestioni separate 2016-2020: alcuni dati rilevanti

Tra i principali elementi evidenziati dal bollettino IVASS segnaliamo come, in soli quattro anni, il numero complessivo delle gestioni separate sia calato vistosamente. Nel 2016 le gestioni erano 302 (286 in euro e 16 in altra valuta); nel 2020 ben 14 in meno (-12 in euro, -2 in altre valute). Essendo però cresciuti gli attivi del 21,2%, si può presumere che si sia assistito a numerosi processi di fusione tra gestioni. Chiara è piuttosto la tendenza a dirottare gli investimenti – in modo progressivo – verso soluzioni finanziarie diverse da quelle del mercato obbligazionario. Titoli di stato e obbligazioni passano dall’85% all’81% del totale degli attivi; le quote di OICR crescono dall’11% al 16%.

Tasso di garanzia

Riteniamo molto interessante notare come nel 2020 le gestioni separate con tasso di garanzia pari allo 0% siano calate dal 60% del totale del 2019 al 51,5% dello scorso anno. Al contrario, crescono nel biennio considerato quelle con garanzia fra lo 0% e il 2%, passando dal 29% al 38%.

Tasso di rendimento

Inesorabile è il calo del tasso di rendimento lordo, che passa dal 3,2% del 2016 al 2,6% del 2020, a fronte di un trattenuto di gestione sostanzialmente invariato, all’1%.

Gestioni separate in altre valute

In anni lontani era costume degli assicuratori proporre soluzioni assicurativo-finanziarie con garanzia di capitale ma con rischio cambio. Questo per cercare sia di incrementare la redditività attesa sia per diversificare gli attivi, evitando un’eccessiva esposizione sui titoli in moneta locale. Negli ultimi anni, con la nascita dell’Euro, le gestioni in valuta straniera hanno perso appeal. Se ne contano infatti, sul mercato italiano, solamente 14, così distribuite:

  • 8 in valuta statunitense (dollaro);
  • 5 in valuta svizzera (franco);
  • 1 in valuta giapponese (yen).

Rating degli attivi

Un’ultima riflessione sul rating degli attivi presenti nelle gestioni separate italiane. Si può osservare che la quasi totalità dei titoli di stato con rating BBB è composta da emissioni italiane. Essi rappresentavano, nel 2017, il 90,5% del totale degli asset; nel 2020 sono scesi all’81%. I titoli con rating A o superiore sono invece passati dal 6,6% al 17,6%. Si riduce il peso delle obbligazioni corporate con tripla B (dal 54,7% al 50,1%), sale quello di rating A o superiore (dal 32,9% al 35%). Infine, aumenta anche la presenza di titoli junk, ossia quelli con rating inferiore al cosiddetto investment grade: dal 12,3% al 14,6%.